
I rilievi fotografici sono stati eseguiti in questi mesi, attraverso delle strumentazioni sofisticate è stato rilevato lo stato di salute del dipinto del 1547 realizzato dal pittore reggino Nicolò Andrea Capriolo. Il primo step dell'intervento che dovrà restituire alla comunità reggina un immagine ancora più bella della Patrona a cui da secoli affidano lo sguardo carico di preghiere e speranze. Il progetto di restauro, protezione e ancoraggio antisismico finanziato dal Ministero e curato dalla Soprintendenza intanto prosegue. Proprio in questi giorni sono stati affidati i lavori per la realizzazione di una struttura che renderà più sicura la custodia del dipinto prezioso tanto in chiave storica e artistica che di fede. Il progetto che dal 2019 destina circa 150 mila euro per “indagini scientifiche, restauro completo del supporto ligneo e della superficie pittorica. Teca climatizzata, studio e realizzazione di una idonea imbracatura dell'opera per la movimentazione sugli altari e sulla vara processionale” entra nel vivo. Quindi dovranno essere adeguati gli alloggiamenti, tanto all’Eremo che in Cattedrale, oltre che sulla vara.
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