Chievo-Reggina 0-1
CHIEVO (4-3-3): Puggioni 6, Sardo 6 (1' st Dramé 6), Coulibaly 5.5, Farkas 5, Jokic 5, Cofie 5.5 (10' st Cruzado 5), Dettori 6, Marco Rigoni 6, Moscardelli 5.5 (31' st Stoian sv), Di Michele 5,5, Samassa 5. (18 Squizzi, 23 Viotti, 3 Andreolli, 5 Guana, 56 Hetemaj, 31 Pellissier). All.: Corini 5.
REGGINA (3-4-1-2): Facchin 6, Freddi 6 (39' st Da Silva sv), Ely 6, Lucioni 6.5, D'Alessandro 6, Rizzo 6.5, Castiglia 6, Rizzato 6, Bombagi 6, Viola 6 (9' st Campagnacci 6), Fischnaller 5.5 (30' st Louzada sv). (22 Baiocco, 4 Bergamelli, 24 Maimone, 25 Porcino). All.: Dionigi 6.
Arbitro: Giacomelli di Trieste 6. Reti: nel st 15' Lucioni. Angoli: 8-6 per il Chievo. Recupero: 0 e 4'. Ammoniti: Coulibaly e Fishnaller per gioco scorretto. Spettatori: 599 paganti.
**IL GOL - 15' st: Angolo dalla destra di Bombagi. Palla a spiovere sul secondo palo con Lucioni che sceglie bene il tempo anticipa Jokic e scaraventa di testa nella porta di Puggioni. (ANSA).
Colpo grosso della Reggina a Verona. La squadra calabrese grazie alla rete di Lucioni al quarto d'ora della ripresa batte il Chievo e si regala la sfida con il Milan in Coppa Italia. Una gara giocata su un campo da definire in modo eufemistico pesante. Impossibile riuscire a fare un passaggio decente e alcune occasioni scaturite proprio dal terreno di gioco. La Reggina gioca una gara accorta, soffre quando il Chievo attacca, ma merita il passaggio del turno. Il Chievo invece ancora una volta denota limiti davvero preoccupanti. Il pareggio con il Siena in campionato era stato salutato da sonori fischi. I quasi 600 paganti di Coppa si sono sgolati, alla fine, per dimostrare tutto il disappunto del tifo gialloblù. Il Chievo schiera le seconde linee, così come la Reggina, ma i mali sono quelli di sempre. Là davanti, nonostante le tante punte a disposizione di Corini, non si segna. Le occasioni, almeno contro la Reggina, ci sono anche state, ma il gol resta un miraggio. Aggiungiamoci poi che ancora una volta la squadra veneta subisce gol da una palla inattiva. Era accaduto a Catania dove Almiron aveva rotto l'equilibrio nella seconda frazione di gioco, è accaduto contro la Reggina dove su angolo dalla destra é stato questa volta Lucioni a condannare il Chievo. Una formazione sfilacciata, con poche idee e quelle messe in campo anche confuse. Di certo meglio la Reggina che sa soffrire, sbanda talvolta, ma resta sempre in piedi e una volta in vantaggio ha il coraggio di credere nell'impresa.