La Reggina è in serie B. Dopo sei anni gli amaranto tornano nel campionato cadetto al culmine di una stagione trionfale, fermata soltanto dall’emergenza sanitaria dovuta al Covid-19. Il lasciapassare per la B è arrivato oggi dal Consiglio Federale, intorno alle 14, con la Figc che dopo settimane di attesa ha sciolto la riserva, promuovendo di fatto Reggina, Monza e Vicenza, ovvero le prime della classifica nei tre gironi. Gli amaranto suggellano così una stagione meravigliosa con numeri da urlo: 21 vittorie, 6 pareggi, 3 sconfitte nelle 30 partite disputate prima dello stop, con gli amaranto avanti di nove punti sul Bari. E ancora miglior attacco e migliore difesa del campionato, 11 vittorie consecutive. Il cammino amaranto inizia il 12 luglio con il ritrovo di “vecchi” e “nuovi” al Centro Sportivo Sant’Agata che torna nelle mani della Reggina a distanza di un anno, dopo che il massimo dirigente Luca Gallo, si è aggiudicato la concessione della struttura insieme ai beni materiali e immateriali, il marchio registrato, il brand e la storia del club di calcio Reggina. L’offerta del presidente è l’unica ricevuta dalla Curatela Fallimentare. Un profondo restyling in appena otto giorni e via con la preparazione atletica curata dal tecnico Mimmo Toscano e il suo staff tecnico. Davanti a 5.000 persone, a piazza Duomo, il 9 agosto va in scena la presentazione ufficiale della squadra e staff che avrebbe disputato la stagione 2019/20. È l’inizio del trionfo. Oggi l’apoteosi. E sono arrivate anche le parole del sindaco Giuseppe Falcomatà e del presidente regionale del Coni, Maurizio Condipodero: «Un campionato condotto alla grande quello della nostra Reggina – ha commentato il sindaco – Una società solida e seria, uno staff tecnico di spessore, calciatori che in sostanza, per la categoria, sono l’optimum. È un piacere vedere che il lavoro svolto si sia sostantivato in tanti successi e nella meritatissima promozione. Con questo successo si torna un po’ al passato: la città potrà rivivere momenti sportivi molto belli ma potrà beneficiare di altri supporti, soprattutto economici, che la C non poteva assolutamente dare. Ho la convinzione che il prosieguo sarà ancora felice e che l’approdo in A, una categoria che ci appartiene, non sia utopia». Il ritorno in B dopo sei lunghi anni, spinge il presidente del Coni, Maurizio Condipodero a dire che «la vittoria della Reggina è una spinta enorme verso altri traguardi. Anni di oblio e di sconforto che adesso vanno dimenticati. Questa vittoria è energia pura per la città e per tutta la regione che nel calcio sta vivendo bei momenti. Basti pensare al possibile ritorno in A del Crotone e al comportamento esemplare delle altre squadre. Insomma c’è un pieno d’entusiasmo che lascia ben sperare per il futuro.