Il mercato sta per finire, in casa Reggina è tempo di tirare le prime somme. Nel fare un bilancio tra entrate ed uscite, Massimo Taibi difende con forza le mosse del club. «Abbiamo fatto circa trenta operazioni di mercato. Siamo stati gli unici ad operare in questo modo, dopo il lockdown parecchie società hanno avuto delle problematiche. Questa squadra in C aveva fatto benissimo, ma in B serviva dell'altro: siamo riusciti a potenziare tutti i reparti, mantenendo uno zoccolo duro. La strategia, è quella dello scorso anno: prendere calciatori di valore assoluto, che magari erano reduci da una-due stagioni non brillantissime, e far sì che la loro voglia di rivalsa si sposi con le nostre ambizioni. Inoltre abbiamo alzato la struttura fisica del centrocampo, altro aspetto necessario a questi livelli».
Nel sentiero che conduce al traguardo , il dovere di rimanere lucidi si sposa con la compattezza. «Io devo agire per il bene di questa meravigliosa piazza, e credo che in due anni un po' di credito ce lo siamo guadagnato. Grazie al Presidente Gallo, per me adesso è più semplice fare mercato, ma devo ragionare con la testa. C'è alchimia tra me, il mister ed il presidente, senza dimenticare il supporto della dottoressa Scipioni».
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