Gli obiettivi raggiunti, l'inizio più che promettente, il “Menez-show” che ha dato consistenza a sogni ed ambizioni. All'indomani del gong, Massimo Taibi traccia un bilancio finale sul calciomercato estivo degli amaranto. Analizzando le tempistiche della campagna acquisti e cessioni, la Reggina ha sfruttato appieno il vantaggio di essere partita in anticipo rispetto ad altri club. Che effetto ti ha fatto, vivere il rush finale da spettatore? «Anzitutto, ho avuto la conferma che abbiamo operato bene. Premesso ciò, quella di lunedì è stata una giornata particolare, un po' triste. Non si respirava la solita aria, all'appello mancavano tanti volti noti. Credo che molte società, non riuscendo a sbloccare alcune uscite, sono state costrette a rivedere i piani anche in entrata». Al tirar delle somme, possiamo dire che la Reggina ha raggiunto tutti i suoi obiettivi? «Sì. Qualcuno potrebbe obiettare, ricordando la vicenda Rami, ma ti posso garantire che prima di lui avevo cercato Cionek, il quale aveva preso tempo per valutare richieste dalla serie A. Colgo l'occasione, dunque, per dire che Cionek non è il sostituto di Rami, ma la prima scelta». L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud, edizione di Reggio