Reggio

Mercoledì 27 Novembre 2024

Reggina, paga Toscano. Ma adesso tutti sotto esame

La sconfitta interna con il Venezia è stata solo l'ultima goccia che ha fatto traboccare il vaso. Mimmo Toscano non è più l'allenatore della Reggina ma adesso in casa amaranto sono tutti sotto esame. La decisione, già nell'aria dopo il pesante ko al "Bentegodi" contro il Chievo, è maturato a pochi minuti dalla mezzanotte di ieri dopo l'ennesima rimonta subita in casa da una squadra apparsa scarica, incapace di tenere saldo il vantaggio trovato, assediata e impaurita. Nell'atteggiamento, nelle idee e nelle scelte. Costretta ad appigliarsi al talento di Menez, il cui impegno è stato probabilmente forzato, visto che è stato costretto ad uscire senza nemmeno concludere il primo tempo. Toscano paga per tutti, come spesso accade, davanti ad una classifica deficitaria che ha però diversi padri. Il tecnico ha sicuramente delle colpe ma adesso che l'alibi principale è stato rimosso, si capirà di che pasta (sportivamente parlando) sono fatti anche gli altri. A cominciare da una squadra apparsa a più riprese smarrita e che deve ritrovare la forza, il coraggio, l'atteggiamento che si è visto solo contro il Brescia dopo giorni di ritiro forzato. Col senno di poi, solo un "falso allarme" di ripresa. E poi la società che cambierà guida tecnica ma dovrà capire chi è davvero all'altezza della situazione per stare al passo con ambizioni sventolate ma che non hanno trovato riscontro nei valori, nelle prestazioni, nei risultati. Finisce sotto esame inevitabilmente anche il direttore sportivo Massimo Taibi, che ha difeso le proprie scelte fino a qualche settimana fa, dicendosi convinto che la squadra avrebbe svoltato con questo assetto, ergendosi a scudo del gruppo ("Se ci sono responsabilità che le cose non vanno, sono solo le mie, quindi prendetevela con me" ). Il cambio di rotta dovrà essere, se gli obiettivi resteranno quelli di inizio stagione, anche nella mentalità. E probabilmente anche sul mercato si dovrà fare qualcosa per trovare pedine funzionali, di fatto e non solo di nome, alle aspettative del tecnico che verrà scelto (ad un basso c'è Marco Baroni) . E di una piazza che, anche se costretta alla distanza, soffre questo momento. Come sicuramente starà soffrendo il presidente Luca Gallo, che dovrebbe spiegare ai suoi che la faccia si mette quando si vince ma anche quando si perde, come troppe volte non è accaduto dopo le troppe recenti sconfitte. La maturazione passa anche da questi aspetti, il tempo per invertire la rotta c'è, ma non è troppo perché in vetta si corre veloci. Ora si deve ragionare e ponderare, per non sbagliare. Un processo in cui è coinvolta la società in toto. Senza esclusione dello stesso Gallo, apparso spesso distante e non privo di responsabilità. Tutti ora devono dare di più, più del proprio massimo, per dimostrare di valere la Reggina ma soprattutto gli obiettivi che il club, prima di sostenitori e addetti ai lavori, ha fissato.

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