Con una trattativa lampo maturata soltanto nelle scorse ore, il San Luca si è assicurato a titolo temporaneo, un difensore centrale under che all’occorrenza può essere impiegato anche come centrocampista centrale. Si tratta del giovane Antonino Misiti, classe 2002, di proprietà della Reggina, voluto espressamente da Ciccio Cozza per sostituire il partente De Miranda. Antonino Misiti sarà disponibile già domani quando il San Luca sarà di scena allo stadio "Scoglio" di Messina -la città dove è nato e dove ha mosso i primi passi da calciatore nelle file della Scuola Calcio “Messina Sud” - contro l’Acr Messina che guida la testa della classifica con un punto di distacco proprio sul San Luca. Misiti andrà a rinforzare un reparto che con la partenza di De Miranda aveva subito qualche crepa ma adesso avrà a disposizione tre centrali: appunto il giovane e promettente Misiti, sul quale la Reggina crede fermamente, Pezzati e Greco, altro giovane del 2001, visto che l’italo-argentino Pitto, fermo per problemi legati al Covid, era stato precedentemente dirottato sulla fascia destra. Misiti ha già preso confidenza con il "Corrado Alvaro" in questa settimana. Nato a Messina il 20 aprile 2002, dopo i primi passi al Messina Sud a soli otto anni passa dall’altra parte dello Stretto per vestire i colori della Reggina 1914. Con gli amaranto ha giocato in tutte le categorie giovanili che hanno permesso al calciatore di crescere e maturare calcisticamente ed umanamente. In questa stagione ha collezionato due presenze con la Reggina Primavera allenata da Gianluca Falsini. Cozza contro l'Acr dovrà pensare anche alla sostituzione del forte Spinaci appiedato dal giudice sportivo per una giornata, mentre prima di partire per la Sicilia si capirà se Esteban Selpa potrà essere gettato nella mischia dall’inizio o andrà tenuto precauzionalmente in panchina o addirittura a riposo. Malgrado ciò il mister originario di Cariati, felice di fare ritorno a Messina, nelle vesti di allenatore, non si fascia la testa. “Ho a disposizione un gruppo di giovani che mi seguono e hanno delle buone qualità. Chi scenderà in campo saprà quello che deve fare, perché noi siamo una squadra che indipendentemente da chi va in campo e dell’avversario che andremo ad affrontare, giochiamo sempre per vincere. Se poi non ci riusciamo, pazienza, ma quello che conta è la mentalità. E sotto questo aspetto siamo belli carichi e pronti, pur con tutti i problemi che ci stanno tormentando”.