Reggina Ascoli 1- 2 Marcatori: 2’pt. e 10’st. Sabiri, 36’pt. rig. Montalto. Reggina: Turati 6, Lakicevic 6.5, Cionek 6, Regini 6, Di Chiara 6.5, Hetemaj 6 (28’st. Bianchi sv) , Crisetig 6.5, Cortinovis 6.5 (19’st Galabinov 6), Rivas 6 (28’st Liotti sv), Montalto 7 (32’st Denis sv), Laribi 6 (1’st. Bellomo 6.5). All. Aglietti 6. Ascoli: Leali 7, Baschirotto 5.5, Botteghin 6, Avlonitis 6.5, D’Orazio 6 (42’st Quaranta sv), Collocolo 5.5, Buchel 6.5 (16’st Eramo 6), Caligara 6, Sabiri 7.5, Dionisi 6 (28’st Maistro sv), Iliev 6 (42’st De Paoli sv) All. Sottil 6. Arbitro: Rosario Abisso di Palermo 6.. Note. Spettatori 4.289, di cui 30 ospiti. Ammoniti: D’Orazio, Cortinovis, Sabiri, Quaranta, De Paoli. Al 36’ del primo tempo Montalto trasforma un calcio di rigore. Calci d’angolo 4-6. Recupero: 2’pt; 5’st. Reggio Calabria – Un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, tre indizi formano una prova. Forse non c'è bisogno di scomodare Agatha Christie per chiedersi se tre sconfitte consecutive in casa (quattro negli ultimi cinque turni) possono certificare la crisi della Reggina, battuta ieri sera da un Ascoli bravo e fortunato che si è confermato vera bestia nera degli amaranto, puniti da una doppietta del solito Sabiri, anche lui ancora una volta implacabile al Granillo così come nello scorso campionato. Pronti via ed è subito gol. Quando sono passati meno di due minuti Sabiri sorprende Turati con un fendente da fuori area sul primo palo. Non è stata tuttavia la Reggina di Benevento, perché il cuore ce lo ha messo. Ma non è bastato. Dopo essere passata in svantaggio agli albori della partita, aveva riequilibrato le sorti della gara poco dopo la mezzora con un rigore trasformato da Montalto. Nella ripresa la squadra ha giocato con un piglio diverso e più convinzione, ma, proprio nel suo momento di maggior pressione, ha incassato il secondo dei marchigiani firmato ancora da Sabiri con una geniale deviazione di tacco su tiro sbagliato di Buchel. Inutile il generoso assalto finale della formazione di Aglietti che ha ripetutamente sfiorato il due a due con Montalto, Galabinov, Denis e Bellomo. Nel corso di un finale palpitante anche l'Ascoli ha sprecato con lo stesso Sabiri e con Maistro occasioni preziose per arrivare al terzo gol. Sottil si conferma bestia nera degli amaranto. Si è chiuso così il "novembre nero" della squadra dello stretto, che adesso è stata risucchiata da altre concorrenti scivolando in una anonima posizione di centroclassifica.