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La Reggina ritrova il bandolo del gioco. Un pari con il Como che serve al morale

Como  Reggina  1-1
Marcatori: 
16’pt Rivas, 10’st Cerri (rig.).
Como: Facchin 6.5, Vignato 6.5, Scaglia 6, Solini 6, Cagnano 6.5, Iovine 6.5 (23’st Kabashi 6), Arrigoni 6.5, Bellemo 6.5, Parigini 7 (44’st Gabrielloni sv), La Gumina 6 (23’st Gliozzi 7) All. Gattuso 6.5.
Reggina: Turati 7, Adjapong 6.5 (15’st Lakicevic 6) , Cionek 6, Stavropoulos 6, Di Chiara 7, Bianchi 6.5 (15’st Hetemaj 6), Crisetig 6.5, Bellomo 7 (28’st Laribi sv), Cortinovis 6.5 (34’st Liotti sv), Rivas 7, Galabinov 6 (28’st Montalto sv). All. Toscano 6.5
Arbitro: Gianpiero Miele di Nola 6.5
Note: 
Spettatori 3.098 di cui 375 ospiti. Ammoniti: Adjapong, Bellemo, Cionek. Al 40’ del secondo tempo espulso Cionek per doppia ammonizione. Calcio d’angolo: 12-9. Recupero: 4’st.

Cuore e batticuore. La Reggina ha spezzato l’incantesimo allontanando le cinque brutte sconfitte consecutive. Il merito va ad una squadra che si è ritrovata psicologicamente e anche atleticamente. Non si può parlare di cura Toscano, ma certamente il tecnico, rientrato dopo l’allontanamento di un anno fa, ha agito con molta saggezza non rivoluzionando la formazione, ma dando alla stessa una maggiore capacità di leggere la partita. Non sembri un’eresia, ma gli amaranto avrebbero addirittura potuto raggiungere la vittoria se si pensa che il pareggio del Como è avvenuto su un calcio di rigore poi trasformato da Cerri. Nel gruppo ritrovato, un po’ tutti hanno fatto la loro parte, anche lo stesso Rivas autore del momentaneo uno a zero e che nel recente passato era stato oggetto anche di feroci critiche. Crisetig e compagni hanno dunque conquistato un punto che servirà loro per venir fuori dalla crisi e cercare, nell’imminente futuro, altri risultati positivi. In certi momenti si è vista la Reggina brillante delle prime giornate: solida, capace di buone geometrie e purtroppo ancora balbettante in fase ultima. Quasi normale, è non patologica, la flessione della parte terminale della ripresa. Ma ci sarà il tempo necessario per riportare tutti i componenti della rosa in una condizione atletica eccellente, o tale da poter condurre con gli stessi ritmi gli interi novanta minuti.

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