È opportuno guardare avanti perché oggi è la vigilia di Como-Reggina. La formazione amaranto, che non è partita per andare in serie A, sta facendo una stagione strepitosa e va ringraziata a prescindere. Via i brutti pensieri perché si è trattato di un semplice incidente di percorso che in un campionato lungo e difficile come quello cadetto può capitare. Detto questo, contro il Frosinone è stata comunque la più brutta prestazione stagionale. Sarà stata la pressione del big-match e l’importanza della posta in palio a creare il blackout. Aggiungiamo ancora che sono anche venute meno le energie fisiche e mentali dopo le “fatiche” di Brescia. Quando si scende in campo ogni tre giorni è normale che qualcuno dei protagonisti accusi un po’ di stanchezza. Ma, al di là di tutto, i ragazzi di Inzaghi stanno avendo un rendimento continuo e importane. Si trovano ancora al secondo posto, anche se lo svantaggio dalla capolista è aumentato. Per SuperPippo non è successo nulla. E la sua analisi ci trova d’accordo. Anche perché i laziali nei novanta minuti si sono dimostrati più forti, aiutati pure da un pizzico di fortuna che non guasta mai. Il riferimento è per il primo gol nato da un errore di Camporese. Lo stopper toscano, fino a quel momento, si stava comportando egregiamente, ma è bastato un episodio per vanificare quanto di buono aveva fatto. Ovviamente non è questa disattenzione che ha influito sulla sconfitta della Reggina. La differenza qualitativa è stata evidente. Forse anche Colombi non è esente da colpe. Probabilmente si è reso protagonista di un’uscita troppo avventata consentendo poi a Mulattieri di segnare con facilità a porta vuota. Magari se il primo tempo si fosse concluso in parità avremmo assistito ad un altro tipo di gara. Ma questa è soltanto un’ipotesi. La verità è che nella ripresa si è spenta definitivamente la luce e la capolista ha legittimato la vittoria realizzando altri due centri. L’ex Turati, numeri alla mano, non è stato mai impegnato. Troppi elementi sotto tono Entrando nello specifico, sono stati evanescenti anche Canotto e Rivas che non sono mai riusciti a saltare l’uomo. Poco brillante anche Menez, uscito poi per un leggero affaticamento muscolare. Ha cercato di darsi da fare senza mai riuscire a trovare lo spunto decisivo. L’allenatore, anche in vista di Como, quando si è reso conto che la partita era ormai compromessa, ha effettuato alcuni cambi. Anche Hernani ha lasciato il campo per un piccolo problema fisico. Ma al “Sinigaglia dovrebbero esserci entrambi. Purtroppo il brasiliano non è stato devastante come al “Rigamonti”. Il solo Majer ha provato a fare qualcosa nella zona nevralgica. Tanti i palloni recuperati dall’ex leccese che ha anche tentato di battere a rete, ma la sua conclusione è stata respinta da un difensore avversario. Anche Liotti, nel momento in cui è entrato, ha provato a rendersi pericoloso. E non è da escludere che Inzaghi gli possa concedere una chance dall’inizio contro il Como. È apparso affaticato anche Fabbian, stretto nella morsa dei centrocampisti ciociari. Grosso ancora bestia nera Il tecnico del Frosinone non ha mai subito gol contro la Reggina. Ecco lo score: dieci reti fatte e zero subite in quattro incroci (tre vinti e uno pareggiato). Vanno comunque fatti i complimenti al trainer gialloblù che è riuscito ad imbrigliare la manovra dei padroni di casa. Nella sfida tra campioni del Mondo ha prevalso lui. Ma nel match di ritorno SuperPippo cercherà la rivincita. L’entusiasmo del pubblico Nonostante il pesante ko, i tifosi della Sud hanno chiamato i giocatori sotto la curva ringraziandoli per il cammino che stanno facendo. Saranno tanti i sostenitori anche a Como. In città è tornato l’entusiasmo grazie alla nuova proprietà che ha ridato dignità ad un club che lo scorso giugno stava per scomparire definitivamente dalla mappa del calcio professionistico.