Alla vigilia dell’importante sfida con il Pisa, in casa amaranto c’è tanta voglia di ritrovare il sorriso e di riscattarsi. Al “Granillo”, di fronte ai propri sostenitori, la Reggina vuol rendersi protagonista di una brillante prova e, sin dall’inizio della settimana, lo “staff” tecnico ha lavorato su più fronti, rivisitando la maniera i cui sono maturate le recenti sconfitte. «È chiaro che sapevamo dove lavorare anche se questa squadra non è mai mancata nelle prestazioni. Purtroppo – dice Pippo Inzaghi – a volte siamo stati penalizzati da errori individuali e dobbiamo migliorare. Tutto questo si può fare con gli allenamenti. Qualche errore è da mettere in preventivo perché sbagliano i giocatori che militano in serie A oppure nella Champions League e, quindi, non possiamo pensare che i nostri giocatori non possano incorrere mai in un errore. La squadra sta facendo qualcosa di fantastico. La Reggina è partita senza godere dei favori del pronostico, anzi c’era chi la indicava tra le formazioni destinate alla retrocessione. Invece, siamo terzi in classifica, abbiamo una grande identità, contiamo sulla stima di tutte le persone che hanno assistito alle nostre partite, per cui dobbiamo andare avanti nel nostro percorso, consapevoli che tante cose buone abbiamo fatto e sapendo quello che c’è da migliorare. Ma sono convinto, per la maniera in cui vedo lavorare la squadra, che siamo sul pezzo e siamo, subito, pronti nel riprendere la corsa».
L’arrivo in maglia amaranto di un giocatore di grande esperienza e affidamento, come Terranova, dovrebbe conferire maggiore compattezza ed equilibrio in fase difensiva. Ma nella gara con il Pisa ci sarebbe da rimodellare, per motivi diversi, il centrocampo dove si registra il sicuro rientro del giovane Fabbian, senza comunque escludere anche quello di Hernani, mentre anche in avanti si potrebbero avere delle novità. «Purtroppo abbiamo perso Majer, per squalifica – evidenzia il responsabile della panchina – e su Hernani decido solo poco prima del fischio d’inizio. È da due giorni che si allena con il gruppo e resta un giocatore importante. Se non ce la farà, ci sarà Liotti che a Palermo ha fatto molto bene, per cui sono molto tranquillo. Ma al di là di chi ci sarà intendo ribadire che il centrocampo a tre è la nostra forza. Terranova è il giocatore che tutti conosciamo e ci può dare una grande mano d’aiuto. Dobbiamo, subito, reagire anche perché giochiamo in casa di fronte al nostro favoloso pubblico. Pensiamo a tutte le cose positive che abbiamo fatto fino a questo momento. Vogliamo disputare una grande partita, di fronte a una delle migliori formazioni del campionato che l’anno scorso meritava di andare in A e che si è rafforzata. Anche a gennaio ha speso tanto per raggiungere la promozione, per cui è un bel banco di prova al cospetto della nostra gente, ma ritengo che saremo pronti».
Appare scontato che nell’elenco che viene consegnato al direttore di gara, per la prima volta in questa stagione, si registra la presenza di Andrej Galabinov, in graduale crescita dopo un lungo infortunio e, già, sceso in campo sabato scorso nella gara che la Primavera ha vinto con l’Imolese. «Galabinov sarà con noi – conclude il tecnico amaranto – pur se ci vorrà un poco di pazienza. È tre mesi avanti rispetto al protocollo e sta manifestando tanta voglia di mettersi a disposizione del gruppo. In questo momento può tornare utile anche nello spogliatoio e, magari, si può pensare di chiamarlo in causa negli ultimi minuti. Ha bisogno di giocare qualche altra partita con la Primavera e fra due, tre settimane ci potrà dare un grande mano».
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