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La Reggina a Cittadella per rilanciarsi

Gli amaranto, reduci da tre sconfitte consecutive, provano a reagire in casa dei veneti che hanno un solo punto sull’area playout

Non si tratta di un decalogo, ma di cinque punti basilari. Li ha fissati, ieri, Pippo Inzaghi nell’intervento di presentazione dell’odierna sfida al “Tombolato” fra Cittadella e Reggina. Il trainer amaranto ha dovuto dribblare i tradizionali canoni della conferenza stampa prepartita per questioni logistiche collegate alla partenza anticipata verso il Veneto. E a rilasciare per i giornalisti una dichiarazione uguale erga omnes sul sito della società, grazie all’ufficio stampa.
I cinque punti? Eccoli: 1) voglia di riscatto; 2) energia positiva; 3) fiducia grande; 4) attaccamento ai colori sociali; 5) obiettivo inderogabile di vittoria. Tutto ovviamente osservato dall’angolazione della Reggina, consapevole di dover cancellare – in una trasferta non agevole – una terna di sconfitte consecutive che ha originato incertezze e dubbi. Non è poi mancato un riferimento allo stesso avversario guidato da Gorini, che sgomita in una posizione non tranquilla della classifica.

La nota reca nel titolo un sentimento di fiducia nella squadra da parte del suo mister partendo dalla «voglia di riscatto avendo consapevolezza dei propri mezzi». Ecco come Inzaghi indica la strada per esorcizzare gli ultimi risultati negativi.
E sottolinea: «Siamo arrabbiati per avere perso partite che non avremmo assolutamente meritato di perdere. Ed è ovvio che vogliamo trasformare questa rabbia in energia positiva. Allo stesso modo – continua SuperPippo – dobbiamo mantenere la giusta lucidità per uscire subito da questo momento complicato. Succede a qualsiasi squadra di vivere un periodo-no nell’arco di una stagione. Di sicuro non saremo noi ad ingigantirlo o esasperarlo, perché significherebbe farsi male da soli».

Inzaghi ribadisce quindi la fiducia nel suo gruppo, che già in precedenza ha denotato d’essere coeso. E di praticare un calcio apprezzabile. Non per nulla al presidente Cardona, come abbiamo riportato nei giorni scorsi, un dirigente osservatore dell’Inter ha riferito di avere scritto nel proprio report che la Reggina pratica il «gioco migliore della Serie B».
Continua Inzaghi: «Un allenatore ha il dovere di analizzare un percorso sotto vari punti di vista. Con riferimento alle ultime partite, poi, siamo consapevoli di dovere eliminare alcune disattenzioni che ci sono costate care e di dovere concretizzare maggiormente una mole di gioco che non è mai venuta meno. Poi c’è – rimarca quindi il tecnico piacentino – l’aspetto che riguarda i comportamenti, l’attaccamento alla causa. Sotto questo profilo non posso che ribadire a chiare lettere quanto mi ritenga fortunato di allenare un gruppo di ragazzi eccezionali, che hanno sempre dato tutto al di là del risultato».

Infine che idea si è fatta Inzaghi sul Cittadella? Intanto, la definisce «squadra ostica, con individualità interessanti». A prescindere da questo, tuttavia, la Reggina dovrà portare dal “Tombolato” la vittoria ragionando come chi si senta favorito, «benché la storia della Serie B ci dice chiaramente che i favori del pronostico non esistono. L’atteggiamento dev’essere poi quello di chi lotta su ogni pallone per dimostrare il proprio valore. Ma su questo sono sereno e fiducioso – chiude il trainer – perché lo abbiamo sempre fatto».
Si guarda dunque con speranza a un match il cui risultato non può e non deve tradire le aspettative dei tifosi. Pure perché un malaugurato responso diverso potrebbe alimentare ulteriori, pregiudizievoli dissapori nell’ambiente.

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