E' un ironman. E lo è a 90 anni. Ed è calabrese. Antonio Rao, nato a Polistena in provincia di Reggio Calabria e romano di adozione, maratoneta per profonda passione ma anche per le straordinarie doti che lo hanno visto conquistare tantissimi traguardi, l’ultimo alla Acea Run Rome The Marathon di domenica 19 marzo. Con la sua data di nascita 1933 e con il suo ben noto nome, nella lista degli iscritti era subito saltato agli occhi degli organizzatori. Un mito, conosciuto a Roma perché legato all’Atletica Monte Mario e in tutta Italia per la sua incredibile forza e, dalla scorsa domenica, ormai in tutto il mondo. Sì, perché Antonio Rao non è solo uno dei 18 tesserati Fidal M90, è anche il primatista italiano e, adesso, europeo e mondiale di categoria M90 di maratona. Dopo la sua performance di domenica alla Acea Run Rome The Marathon, quando ha tagliato il traguardo dei 42,195km in 6h14’44” al ritmo di 8'53"/km (6.8 km orari), con passaggio alla mezza maratona in 2h49’40”, e con largo anticipo sul tempo limite previsto per concludere la gara di 6 ore 30 minuti. Rao ha preso il posto dell’inglese di origine indiane Fauja Singh il cui crono di 5h40’01” alla maratona di Toronto del 2003 non ha potuto essere ratificato in quanto Singh non ha prodotto un certificato di nascita. Primato mondiale ufficialmente registrato era 6h46’34” di Ernest Van Leeuwen, classe 1912, fatto a Los Angeles Marathon 2005. Differenza davvero importante, mezz’ora in meno è un’eternità.