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La Reggina stasera a Perugia per rialzare la testa

Gli amaranto, che vivono una profonda crisi, stasera nel recupero proveranno a riscattare la sconfitta dell’andata

Si gioca il recupero Perugia-Reggina. La formazione amaranto, che vive un periodo di profonda crisi, proverà a riscattare la sconfitta dell’andata. Inzaghi ha chiesto ai suoi ragazzi una prova d’orgoglio per continuare ad alimentare il sogno playoff. Ma non sarà facile contro gli umbri che nell’ultimo turno hanno fermato sul pareggio la capolista Frosinone. “SuperPippo” comunque crede di poter fare risultato al “Curi” alla luce anche della brillante prova di “Marassi”. Venerdì scorso la sua squadra, pur uscendo sconfitta dal confronto con i rossoblù, ha fornito una prestazione di spessore che è stata condizionata da un evidente errore arbitrale. Ci riferiamo al rigore non concesso da Aureliano per il tocco di braccio di Ilsanker, non rilevato neanche dal Var. Se è vero comunque che la personalità e il carattere emergono nei momenti difficili, il match di stasera può essere l’occasione giusta per un riscatto in grande stile.
Hernani e compagni non saranno soli. Diversi sostenitori arriveranno, infatti, a Pian di Massiano provenienti da Reggio e dalle altre città del cento-nord. Nel frattempo, causa tempi ristretti legati alla partenza per Perugia, Inzaghi non ha incontrato la stampa saltando la consueta conferenza della vigilia. Sul sito ufficiale del club sono comunque state riportate alcune sue dichiarazioni: «Dobbiamo ripartire - ha esordito - dall’entusiasmo della nostra gente che ha cantato anche dopo la fine della partita. Speriamo di conquistare un risultato diverso. E’ fondamentale, infatti, ricominciare a fare punti e un eventuale successo ci permetterebbe di consolidarci in zona playoff. Per noi è un’occasione unica e mi auguro che la squadra ripeta la prova di Marassi perché ne ha le potenzialità. Siamo consapevoli che per noi saranno otto finali e l’obiettivo è realizzare una striscia positiva. Tutto è ancora nelle nostre mani, anche se siamo rammaricati per il rendimento avuto negli ultimi due mesi». Poi sui biancorossi di Castori ha aggiunto: «Perugia è un campo temibile, ma ci deve interessare poco dell’avversario. Detto questo, gli umbri sono in ripresa e il pareggio contro il Frosinone ne è stato la conferma».
Assenze pensanti in casa amaranto. Sono 24 i convocati. Non ci saranno Pierozzi e Majer, mentre Menez è in dubbio. «Su lui prenderò una decisione al termine della rifinitura. A prescindere da tutto, metteremo in campo quelli più in forma perché poi lunedì avremo un altro probante impegno». Dopo il Perugia, la Reggina affronterà al “Granillo” il temibile Venezia, guidato da Paolo Vanoli.
Le dichiarazioni di Castori. «Stiamo ben fisicamente - dice l’allenatore del Perugia -. Se poi dovesse esserci bisogno di fare qualche cambio, abbiamo gente fresca e preparata. Sapete quanto ritento importante affrontare le partite con la gamba giusta. Sono comunque fiducioso e non potrebbe essere diversamente. Dobbiamo cercare di capitalizzare la gara di recupero, anche se siamo consapevoli che non sarà una passeggiata. La Reggina è forte, a Genova l’ho vista reattiva. Nell’ultimo mese ha perso quasi sempre, ma attenzione a darla per morta. Ho chiesto ai giocatori di scendere in campo con la giusta determinazione perché non ci possiamo permettere il lusso di commettere passi falsi. Dal punto di vista tattico abbiamo la nostra chiara identità e faremo il possibile per regalare un’ulteriore gioia ai nostri splendidi tifosi».
Parla anche Gori. Anche il portiere Stefano Gori è intervenuto sulla sfida di stasera: «La Reggina è compagine di grande spessore che come noi ha necessità di punti. Arriverà con tanta rabbia agonistica, ma anche noi saremo determinati. Siamo arrivati a questo punto della stagione in cui stiamo molto bene fisicamente. Dobbiamo cercare di mantenere i nostri ritmi tenendo sempre alta la concentrazione, senza permetterci di calare neanche trenta secondi. Purtroppo il percorso iniziale non ci ha premiato. Da ritorno del mister abbiamo fatto parecchia strada, ma il percorso è ancora complicato perché le altre dirette concorrenti non stanno certamente a guardare».

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