Domani al "Ciro Vigorito", gli amaranto di Pippo Inzaghi avranno uno stimolo ulteriore. Un successo in terra campana infatti, rappresenterebbe l’ottavo blitz esterno, dopo quelli sui campi di Ferrara, Pisa, Venezia, Brescia, Como, Ascoli e Perugia. Dati alla mano, si tratterebbe del record assoluto di vittorie esterne della Reggina in serie B. Analizzando le 25 partecipazioni al torneo cadetto, soltanto in tre occasioni arrivarono sette successi lontano da casa: la prima volta nel 98/99, la seconda nel 2001/2002 e la terza nel 2010/2011 (le prime due stagioni, coincisero con altrettante promozioni in A). Alla Reggina di Pippo Inzaghi manca solo un altro acuto, per raggiungere la vetta e conquistare un significativo primato nella storia del calcio reggino. Intanto con i sei punti conquistati nelle ultime due gare si è portata in quinta posizione, entrando a pieno titolo fra le pretendenti ai playoff, pur se tutto va considerato “sub-judice” per un’eventuale penalizzazione che potrebbe comminarle la procura federale. Nella recente, preziosa affermazione centrata contro il Venezia, Pippo Inzaghi ha chiamato in causa capitan Loiacono, utilizzandolo nel trio difensivo sin dal fischio d’inizio. Nel pomeriggio di ieri, il giocatore pugliese, si è soffermato con i cronisti, prima di partecipare alla seduta tecnico-tattica che lo “staff” amaranto ha fatto svolgere in preparazione dell’ostica trasferta di Benevento. «La parte più difficile del nostro lavoro - ha affermato il difensore - è quella di stare sempre sul pezzo, di non mollare mai, a prescindere se si gioca o meno. A dire il vero è stata dura perché per un giocatore che scende in campo poco subentra, in maniera inconscia, una sorta di scoramento. Tuttavia, la bravura deriva dal fatto che, nonostante tutto, bisogna possedere la forza di proseguire a lavorare bene, restare concentrato e mettersi a disposizione dell’allenatore, perché lo sappiamo benissimo che la possibilità si presenta a tutti. E nel momento in cui ci viene data, dobbiamo essere bravi ad approfittarne . Da parte mia, non ho mollato mai, ci ho sempre creduto, pur se c’era chi mi dava in uscita. Ma ufficialmente nessuno mi aveva prospettato una simile eventualità». In casa amaranto, al termine dell’incontro con i lagunari, la prestazione più che positiva e la grande professionalità fatte denotare dal capitano sono stati sottolineati da quanti si sono presentati in sala stampa: «Era dalla trasferta di Brescia dello scorso torneo che non giocavo da titolare - ha aggiunto Loiacono - e ringrazio i miei compagni e il mister per i complimenti: un professionista deve dare sempre il massimo. Aggiungo che in questo fase conclusiva della stagione c’è bisogno di tutti, perché ci sono partite ravvicinate e ci dobbiamo rendere protagonisti di un grande finale. Subito dopo la batosta rimediata contro il Cagliari, siamo stati bravi nel ricompattarci, a renderci conto che ognuno di noi doveva dare di più. Posso garantire che questo gruppo ha tanti leader in squadra ed è importante l’aspetto mentale che ognuno di noi deve riuscire a mantenere. Per fortuna siamo abbastanza esperti, ci sono giocatori di grande spessore e quindi il nostro compito è più agevolato. Nel periodo di maggiore difficoltà mi sono preoccupato di dare una mano negli allenamenti, nello spogliatoio e, per quello che potevo fare, mi sono sempre impegnato al massimo. Adesso che ho avuto l’opportunità di giocare sono stato bravo a coglierla».