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Reggina, appello di Inzaghi: «Crediamoci». Oggi udienza al Tribunale federale

Il tecnico invita i tifosi ad accorrere in massa venerdì al “Granillo” per la sfida con il Brescia. «Io e i ragazzi vogliamo regalarci un sogno. Mollare non fa parte del nostro carattere»

Meno di ventiquattro ore. Tanto sono durate preoccupazioni ed ansie dell’ambiente amaranto a seguito di alcune dichiarazioni rilasciate da Filippo Inzaghi al termine della sfida di Benevento.
A fare chiarezza e dilapidare ogni dubbio ci ha pensato lo stesso allenatore della Reggina che, attraverso i propri profili social, ha puntualizzato il suo pensiero.
«Ci tengo a precisare - scrive Inzaghi stoppando ogni tipo di polemiche - che le parole dette in conferenza dopo il match contro il Benevento sono in riferimento al movimento del calcio in Italia. Sono grato alla nostra gente e sono orgoglioso di far parte della Reggina. La mia passione, il mio carattere, la mia posizione mi obbligano a dire e pensare certe cose, ma non dubitate mai della mia professionalità, del mio amore verso tutte quelle persone che tutti i giorni mi sostengono anche attraverso qualche critica che comunque aiuta sempre e mi danno la carica per fare il mio lavoro nel migliore dei modi. Stiamo lottando, tutti insieme, per provare a scrivere un pezzo di storia e se tornassimo indietro di qualche mese avremmo firmato con il sangue per essere dove siamo».
Già nel post partita del “Vigorito” sembrava abbastanza evidente che le dichiarazioni di Inzaghi fossero rivolte al “movimento calcio” in generale, ma forse ha fatto bene il tecnico a fare questa ulteriore precisazione.
Inzaghi prosegue facendo intuire di non avere nessuna intenzione di lasciare il progetto sposato in estate a metà strada ed invitando tutti al “Granillo” per la sfida di venerdì contro il Brescia.
«Sono al primo dei tre anni di contratto che mi tiene legato alla Reggina e vi do la mia parola che io ed i miei ragazzi proveremo con tutte le nostre forze a regalarci il sogno. Mollare non fa parte del nostro carattere. Quindi crediamoci. Amo la nostra gente perché non ci lascia mai e non lo ha fatto nemmeno nei periodi bui, quindi venerdì riempiamo il nostro “Granillo”! C’è bisogno di tutti per continuare nel nostro percorso».
Le parole di Inzaghi riportano il clima attorno alla squadra sui binari della serenità e della fiducia, più che opportuni dopo il terzo risultato utile conquistato a Benevento che consolida il posizionamento playoff soprattutto leggendo i risultati delle squadre competitrici. Nella giornata di ieri i social sono stati assoluti protagonisti, considerando la “lettera aperta” rivolta ad Inzaghi scritta dallo storico capo ultras amaranto Carmine Quartuccio e la immediata risposta dello stesso tecnico che ha voluto rimarcare il suo legame con città, maglia amaranto e tifoseria.

Extracampo

Mentre la squadra dovrà pensare alla sfida casalinga di venerdì sera contro il Brescia, si apre la settimana decisiva sul fronte “deferimenti” per le scadenze fiscali non rispettate dal club il 16 febbraio scorso. Oggi è in programma l’udienza al Tribunale Nazionale Federale: molto probabile che il responso, relativamente al primo grado, possa arrivare tra stasera e domani. Ma nulla è certo in tal senso. Non si può escludere una iniziale penalizzazione (anzi è una ipotesi probabile, si rischia fino a quattro punti, per il mancato pagamento di un bimestre fiscale e alcuni stipendi di calciatori che hanno lasciato la squadra a gennaio) ma è chiaro che la società vorrà far valere le proprie ragioni appellandosi ad una possibile sanzione.

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