Oggi, davanti alla Corte d’Appello della Federcalcio, il primo colpo di gong di un maggio che si annuncia decisivo in tutti i sensi per il presente e per il futuro della Reggina. È in calendario, infatti, la discussione dei due ricorsi contro la penalizzazione complessiva di 7 punti, inflitta in primo grado, per le inadempienze economiche, fiscali e contributive legate alle scadenze del 16 febbraio e del 16 marzo. La società ha scelto di rinunciare ai termini a difesa, proponendo l'esame dei due incartamenti in una unica udienza. Un gesto di distensione e se vogliamo anche di buonsenso, per andare incontro alle esigenze della Figc che auspica tempi ristrettissimi per non far slittare le date degli spareggi promozione, tenendo conto della possibilità di un terzo grado di giudizio davanti al Collegio di Garanzia del Coni al quale il club amaranto si rivolgerebbe nel caso di un rigetto dei due ricorsi. C’è fiducia al “Sant’Agata” sull’esito positivo della vicenda. Sarà compito del collegio di difesa smontare le pesanti motivazioni con le quali il tribunale sportivo ha decretato la doppia penalizzazione, accusando la società di negligenza e di fronte alle tassative scadenze imposte dall'ordinamento sportivo che rivendica la sua autonomia rispetto alle leggi ordinarie. La Reggina ha ribattuto che quelle scadenze era pronta a rispettarle, ma è stata bloccata dal tribunale civile che gestisce il progetto di ristrutturazione del vecchio debito di 13 milioni, che la nuova società si è accollato nel giugno scorso e del quale ha poi chiesto la rateizzazione alla luce del decreto “Salva imprese”. Comunque vada, è un caso destinato a fare giurisprudenza. Tutto questo ha dato luogo a una infinità di ipotesi e di opinioni in punta di diritto. Secondo diffuse previsioni è possibile che alla fine prevalga un pizzico di ragionevolezza e che, al termine di tutta la trafila, si possa arrivare a una riduzione della penalizzazione, in maniera da permettere agli amaranto di restare nel gruppo delle prime otto, con la possibilità dunque di accedere ai playoff. Ma anche di fronte a una prospettiva del genere, c’è chi ricorda che la penalizzazione deve essere “afflittiva”. Convinta di aver agito correttamente, la proprietà ha diramato un comunicato con il quale ha espresso soddisfazione «per la celerità dei procedimenti in corso, ringraziando sia il Tribunale Federale Nazionale che la Corte Federale d’Appello per la eccezionale attenzione concessa nella tempistica di svolgimento dei relativi giudizi».