Reggio

Venerdì 22 Novembre 2024

Reggina, credici! Hai 120 minuti per prolungare il tuo sogno

Nella serata di Bolzano che riaffaccia la Reggina ai playoff promozione, dodici anni dopo la cocente eliminazione di Novara, gli amaranto non hanno alternative. Il regolamento degli spareggi, infatti, prevede che nell’arco di 120 minuti (compresi i supplementari), il Sudtirol in virtù della posizione di classifica maturata al termine della stagione regolare, avrà dalla sua due risultati utili su tre per accedere alle semifinali: il pareggio potrebbe bastare alla compagine allenata da Bisoli per superare il turno ed affrontare il Bari, mentre per la compagine dello Stretto l’unico risultato che garantirebbe il pass alla semifinale è la vittoria. Undici mesi dal salvataggioLa Reggina arriva ai playoff sull’onda dell’entusiasmo amplificato dalla rete di Canotto che ha concesso il “pass spareggi”, a conclusione di una stagione controversa e sdoppiata nel rendimento tra il girone d’andata e quello di ritorno. Un obiettivo ambito e voluto. Probabilmente nemmeno immaginato nel giugno del 2022, quasi un anno fa, quando Felice Saladini “salvò” la società da un fallimento sicuro dopo le varie vicissitudini dell’era Gallo. Subito il colpo Inzaghi per la panchina, un avvio travolgente, l'esaltazione ritrovata, l’ambiente appassionato. I fantasmi (leggi debiti) del passato ad incombere ed un piano di ristrutturazione necessario quanto fondamentale per la sopravvivenza del club, i risultati che iniziano a mancare, le troppe sconfitte consecutive, la doppia penalizzazione, il ricorso e l’attenuazione. Il campo, l’ultimo match contro l’Ascoli, l’assist di Galabinov, il destro secco ed angolato di Canotto che manda il Granillo ad incassare il godimento e la Reggina ai playoff. Una stagione tutta d’un fiato, ma che tutti vogliono si allunghi ancora. Il patron Felice Saladini sui social non ha nascosto lo stato d’animo: «Sto vivendo ore di grandi emozioni, soddisfazioni e orgoglio. Siamo alla vigilia di una partita decisiva dei playoff della nostra squadra. Non riuscirò ad esserci fisicamente ma vivrò ogni secondo, per quanto possibile, come se fossi lì. La visione e l’impegno per una società solida e trasparente ci ha portato a risultati che un anno fa sembravano impossibili».

La sorpresa della B

Al Druso sarà una sfida più che ardua. Gli altoatesini sono stati la sorpresa di questo torneo: dall’avvento in panchina dell’ex tecnico del Cosenza hanno iniziato una scalata inarrestabile che ha consentito ai biancorossi neopromossi di chiudere in quinta posizione. E non inganni il rendimento dell’ultimo periodo perché se è vero che il Sudtirol ha vinto una volta nelle cinque partite finali della stagione regolare, è anche vero che ha bloccato sul pareggio sia il Frosinone che il Genoa, entrambe promosse in A. Bisoli, inoltre, ha nel “dna” la preparazione motivazionale a queste sfide “secche”, riuscendo sempre a tirar fuori il massimo dai suoi. Alla Reggina il compito di provarci, nonostante le numerose assenze e l’obbligatorietà di trionfare per scalare la montagna e continuare a sognare.

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