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Reggina, è il tempo di “saldare”: pazienza la parola d’ordine

Sono giorni di attesa in vista del futuro del club legato a questioni extrasportive. La ristrutturazione del debito e i pagamenti delle scadenze le prossime tappe da valutare

Bisogna avere pazienza. Attendere con equilibrio il fisiologico evolversi dei tempi, scanditi in questo caso da regole e scadenze che sosteranno la decisione finale del Tribunale Fallimentare sulla ristrutturazione debitoria presentata dalla società amaranto negli ultimi giorni di aprile scorso. Trenta giorni obbligatori affinché i creditori o altri interessati possano depositare possibili opposizioni, fermo restando che la parola ultima sull’approvazione e la conseguente omologa spetta sempre al Tribunale.
Una pazienza che in questo caso può essere accompagnata dalla giusta fiducia con la consapevolezza, da parte del club, di aver fatto il massimo dello sforzo per redigere un piano completo e rispettoso. Ciò che conta e arrivare alla prima parte di giugno con un riscontro (sperando positivo) per mettersi alle spalle due stagioni tribolate e pianificare con razionalità il futuro. Il Tribunale conosce bene quali siano le scadenze sportive necessarie alla Reggina per l’iscrizione al prossimo campionato. Così come recita il Noif, entro il 22 giugno, tutte le società di B dovranno «depositare, a pena di decadenza, presso la Lega Nazionale Professionisti Serie B la domanda di ammissione al Campionato, contenente la richiesta di concessione della Licenza Nazionale» e depositare, tra gli altri adempimenti fondamentali «l’originale della garanzia a favore della medesima Lega, da fornirsi esclusivamente attraverso fideiussione a prima richiesta dell’importo di 800 mila euro».

Ci sarà da assolvere, inoltre, al pagamento degli emolumenti e dei contributi dovuti ai tesserati fino a maggio, oltre ad eventuali pendenze nei confronti della Figc e delle altre società. Su questo fronte, una volta ottenuta l’omologa, il club procederà senza indugio. È facile intuire che l’apparato amministrativo del club, lo stesso che nella scorsa stagione in pochissimi giorni preparò il carteggio per l’iscrizione, sia già ampiamente a lavoro per farsi trovare pronto e supportare le procedure di iscrizione alla stagione 2023-2024, evitando difficoltà dell’ultimo minuto. La ristrutturazione del debito sarà un vero e proprio spartiacque della storia della Reggina (ma non solo). Permetterà agli amaranto non voltarsi indietro e non farsi rincorrere dalla paura costante. Ma sarà anche un precedente molto importante ed incoraggiante per le altre società professionistiche italiane, anche di quelle che oggi per meri fini personali osteggiano la Reggina ma che un domani potrebbero ringraziarla per aver recitato contribuito alle modifiche introdotte alle norme interne alla Figc adattandole a quelle del “Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza” (lo strumento utilizzato dalla Reggina per la ristrutturazione debitoria).
Modifiche ormai non più prorogabili e urgenti, considerate che troppo spesso si sono verificati casi insolvenza delle società professionistiche costrette poi al fallimento, senza una possibilità concreta di salvezza.

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