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Reggina, sono giorni cruciali. L’omologa già prima di sabato?

Attesa a giorni la decisione per il piano di ristrutturazione del debito. Il Tribunale Fallimentare potrebbe anticipare il provvedimento. Con l’auspicato semaforo verde si passerebbe agli aspetti tecnici

Potrebbe essere iniziata la settimana più importante per la Reggina che resta in attesa dell’omologa per il piano di ristrutturazione del debito. Quel 10 giugno, da giorni considerato la data orientativa possibile per la decisione del Tribunale Fallimentare di Reggio Calabria, è sempre più vicino. Non si può escludere, dunque, che la situazione si evolva in maniera definitiva anche prima di sabato.
Per la Reggina ottenere l’omologa significherebbe transitare da una grave situazione debitoria ad una nuova fase in cui la gestione economica diventerebbe pienamente sostenibile. Si arriverebbe, cioè, ad un anno zero che consentirebbe di ripartire e programmare il futuro in maniera più serena.
Sarebbe il traguardo più importante dopo un percorso tortuoso intrapreso dalla società amaranto. Una scelta che ha generato qualche malumore nel mondo del calcio. Basta, però, unire i punti della vicenda per avere un quadro della vicenda molto chiaro. La Reggina ha avviato un’opera di risanamento del club beneficiando del Salva Imprese. Il primo tassello per ricostruire la situazione è evidenziare che, dunque, si è passati per una legge dello Stato. Non c’era, inoltre, alcuna norma dell’ordinamento calcistico che si occupasse di questa strada che ogni azienda in difficoltà avrebbe potuto seguire a partire dal 2022. Le modifiche delle Noif sono arrivate solo successivamente.
Tra gli aspetti da ricordare c’è anche il fatto che la Reggina non ha avuto solo presunti vantaggi da questa situazione. I cinque punti di penalizzazione avuti in classifica ne sono la testimonianza, così come l’impossibilità a condurre un mercato di gennaio importante quando si era in piena lotta per la Serie A. Non va dimenticato che per ottenere l’omologa di un piano di ristrutturazione serve presentare fideiussioni e fornire adeguate garanzie economiche.
Negli ultimi giorni non sono arrivate dichiarazioni ufficiali provenienti dal mondo Reggina. Segno che si è probabilmente in attesa della decisione che sta per arrivare. Si sa, però, che in casa amaranto c’è grande ottimismo sul buon esito delle cose.
L’omologa sarebbe uno spartiacque decisivo per la storia del club ed anche per questo mese di giugno. Da una lotta di sopravvivenza si passerebbe ad una fase in cui ci sarà necessità di chiarezza. In primis riguardo alle prospettive e agli obiettivi che la società avrebbe in seguito alla conclusione del percorso intrapreso a partire dalla fine di dicembre 2022.
La prima questione sul tavolo sarà il futuro di Pippo Inzaghi che ha comunque ancora un contratto che scade nel 2025. Poi si passerà, eventualmente, alla costruzione della squadra. Al di là, però, dei nomi e delle strategie nel dettaglio, tornare a parlare di calcio e calciomercato sarebbe il sollievo che tutti i tifosi della Reggina stanno aspettando da ormai diverse settimane.

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