Reggio

Venerdì 22 Novembre 2024

Ecco perché la Reggina rimane ottimista

Entro il 30 giugno la Covisoc si pronuncerà sui club che hanno presentato domanda di iscrizione ai campionati professionistici. C’è qualche preoccupazione per la Reggina. Non contano, però, più le ricostruzioni giornalistiche, le polemiche ed i comunicati. Valgono solo le leggi, le regole e le decisioni degli organi competenti. Quasi 800.000 euro in scadenza il 12 luglio. La Reggina entro il termine perentorio del 20 giugno ha pagato circa sette milioni di euro tra stipendi e tasse. Lo si sottolinea poco, forse perché fa meno notizia di un pagamento non effettuato. Poco più di 750.000 euro, pendenze residue con l’Erario dopo lo stralcio del 95%. Perché si è scelto di non pagarli in modo da cautelarsi? Difficile dare risposta, ma ormai conta poco. ll dato di fatto è che la Reggina non è da considerarsi inadempiente, poiché per la sentenza di omologa del Tribunale di Reggio Calabria la scadenza per quel pagamento è il 12 luglio. Il termine del 20 giugno e l’omologa. Secondo le previsioni più negative la Reggina rischia l’esclusione dal campionato per non aver saldato tutto entro il 20 giugno. Ma è proprio così? Il club è stato il primo ad utilizzare il Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza. Tant’è che nel mese di aprile è arrivata una delibera del Consiglio Federale a chiarire il rapporto tra sentenze di omologazione di ristrutturazione del debito e scadenze relative all’iscrizione. L’ormai famigerato comunicato ufficiale 169/A della Figc indica almeno tre cose importanti. La prima è che accoglie la sentenza di omologa come provvedimento di cui tenere conto, chiedendo ai club di depositarlo presso la Covisoc. Alle società interessate si richiede, inoltre, di osservare entro il 20 giugno tutti gli adempimenti indicati dai provvedimenti in questione. La terza indicazione è che "per quanto non diversamente prescritto" occorre svolgere tutti gli adempimenti richiesti per l’iscrizione. Le domande a cui è difficile rispondere. Una nuova scadenza derivante dall’omologa (quella del 12 luglio) è una prescrizione o, invece, il fatto che la Reggina potesse, in teoria, pagare prima pone il club amaranto in una situazione di difetto? Può, inoltre, essere escluso dalla Serie B un club che non è inadempiente per la legge? Sono domande che creano incertezza in tutti i versi. Andando, però, a scavare ancora di più nei regolamenti si arriva al Manuale delle Licenze Nazionali (comunicato 66/A) per l’iscrizione alla Serie B. Nei regolamenti ci sono altri dettagli. Alle società si richiede di «assolvere il pagamento» delle diverse pendenze con l’Erario «anche attraverso le disposizioni legislative in vigore». E il "Salva Imprese" o CCII, con cui la Reggina ha avuto una nuova scadenza, è una legge. Molti club professionistici, ad esempio, stanno saldando pendenze del passato attraverso il “Salva Calcio” con rate che continueranno a pagare per i prossimi anni. Non avranno, ovviamente, disco rosso dalla Covisoc. Sempre lo stesso regolamento, tra l'altro, segnala che in caso di transazioni o rateazioni sui debiti con gli enti impositori occorre, ai fini dell’iscrizione, regolarizzare le rate scadute al 31 maggio. La Reggina ha avuto l'omologa dopo (il 12 giugno) e quella scadenza del 12 luglio (inedita per il calcio e comunque specifica del caso) si è creata solo in quella data. Resta un livello di interpretabilità e un margine di incertezza. Ma permane l’ottimismo. Parla Gravina: «Siamo tranquilli». «Aspettiamo i verdetti degli organi tecnici – ha spiegato il numero uno della Figc Gravina – il 29 e il 30 giugno ci saranno due riunioni importanti, poi il 7 luglio il consiglio federale. Ma abbiamo un vantaggio perché in caso di eventuali ricorsi, Tar e Consiglio di Stato sono già stati fissati, almeno abbiamo certezza che entro il 27 agosto abbiamo chiuso tutto».

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