Lacrime e orgoglio, Reggio popola lo stadio per chiedere risposte e Inzaghi saluta: “Compleanno triste, ma tornerò” LA LETTERA
“Anche stasera - ha detto Inzaghi - siete in tanti. Volevo ringraziarvi per questa stagione bellissima. Avrei voluto festeggiare un altro compleanno, perché c’è tanta tristezza. Oggi, però, sono ancora più contento di avere conosciuto un posto e gente straordinaria che ha adottato me e la mia famiglia. La Reggina tornerà a splendere.Un giorno tornerò”. L'ospite d'eccezione, tra migliaia di tifosi amaranto in cerca di risposte, è Pippo Inzaghi. Che nel giorno del suo cinquantesimo compleanno ha preferito il commiato in grande stile (al cospetto di un pubblico numeroso) alla fuga da una situazione scomoda. No, non guiderà la Reggina il prossimo anno. Ma l'amaranto farà parte del suo cuore per sempre. Difficile quantificare quanti erano i tifosi della Reggina presenti al Granillo in occasione della manifestazione di mercoledì sera. Probabilmente più di 5000 e hanno fatto sentire forte la loro voce. Striscioni e cori di contestazione hanno riguardato il patron e il presidente dell'ultima stagione: Felice Saladini e Marcello Cardona. Oltre a Inzaghi all'evento hanno partecipato anche il direttore sportivo Massimo Taibi e quattro calciatori (il capitano Loiacono, Di Chiara, Gagliolo e Liotti). “Fino al 29 - ha detto Taibi parlando alla tifoseria - occorre essere tutti uniti. Dobbiamo parlare solo di Serie B, solo dopo vedremo il prosieguo”. La tifoseria ha fatto sapere che intende mobilitarsi in massa per raggiungere Roma in occasione della sentenza del Consiglio di Stato. I sostenitori amaranto si sono detti già pronti anche ad una ripartenza della Serie D, chiedendo garanzie sul fatto che la prossima proprietà, qualunque sia il punto di partenza, dia garanzie per un progetto solido nel tempo.