Passaggio di proprietà, ricorso al Consiglio di Stato che si avvicina e futuro qualora le cose andassero nel modo peggiore. Sono i tre temi che in ambito Reggina tengono banco e lo faranno anche nei prossimi giorni. Giovedì era stato il giorno in cui le trattative per l’acquisizione del club avevano subito una frenata. Una situazione che, in base a quanto spiegato nella stessa giornata dal sindaco metropolitano Carmelo Versace, era riferibile soprattutto alla presunta richiesta di Manuele Ilari: 500.000 euro per lasciare strada ai nuovi acquirenti. Mezzo milione di euro che, in base alle ricostruzioni emerse, non servirebbero chiaramente ad acquistare il club, ma a rilevare la posizione dell’imprenditore romano. Quest’ultimo, come è noto, è il proprietario del 100% delle quote, ma con un accordo che sarà definitivo soltanto dopo l’eventuale ammissione al campionato di Serie B. Questo significherebbe che chi acquista si assicurerebbe con la cifra indicata solo il “biglietto” per la “giostra” del ricorso senza certezza alcuna. Poi ci sarebbe, ovviamente, da sborsare quanto dovuto per l’acquisto della società. Il risvolto della medaglia è che lo sblocco della situazione pare avere un prezzo. Il fatto che le interlocuzioni siano proseguite anche ieri lascia intendere che si proverà ancora a chiudere. La grande incognita, considerato l’obiettivo di concludere prima del 29 agosto, è soprattutto il tempo. Tra l’altro si è rivelata anche una delle aziende che fanno parte della cordata che sarebbe pronta ad acquisire la Reggina. Si tratta della società Commenda Magistrale, consorzio che raggruppa settecento imprese vitivinicole del Salento sotto il proprio marchio. Nel comunicato si è parlato di «pool di imprenditori» che «hanno dato mandato definitivo al dottor Ivan Rizzuto per siglare il passaggio di quote alla nuova compagine sociale per l’acquisto della Reggina». Le altre aziende, invece, verrebbero rese note dopo la sentenza del Consiglio di Stato. Si troverà l’accordo per la cessione? Una delle poche certezza è che il tempo stringe. Intanto ieri Felice Saladini ha diramato un comunicato in relazione ad affermazioni che ha definito «gravi, false e calunniose». «Non c’è – ha spiegato – alcuna identificazione tra la mia persona e Manuele Ilari; non ho mai dato disponibilità a riprendere le quote del club, né per il presente né per il futuro». In attesa di capire se arriverà la svolta sul fronte cambio di proprietà, il Consiglio di Stato è ormai dietro l’angolo. I sindaci di Reggio Calabria Brunetti e Versace hanno commentato un’indiscrezione pubblicata a Brescia: «Fa un certo effetto – hanno affermato – leggere che da ambienti federali sia data per certa la bocciatura del ricorso al Consiglio di Stato della Reggina e quindi l'ammissione del Brescia al campionato di Serie B. Noi abbiamo fiducia nelle istituzioni sportive e siamo certi che nessuno in ambiente federale possa aver affermato una cosa del genere. Sarebbe grave immaginare che qualcuno, facendo trapelare fiducia sull'ammissione delle Rondinelle al campionato cadetto, pensi forse di mettere pressione sulla decisione del Consiglio di Stato». Il giorno della sentenza è sempre più vicino. Brunetti, tra l’altro, parlando alla Commissione Garanzia del Comune ha anticipato che l’amministrazione comunale si è attivata per chiedere l’iscrizione in Serie D per una nuova società cittadina se le cose dovessero andare male. Per la ripartenza ci sarebbero gli degli imprenditori pronti anche in quel caso.