Reggio

Venerdì 22 Novembre 2024

Reggina, il futuro è iniziato. Già oggi la risposta della Figc?

Sarà una vera e propria corsa contro il tempo quella che la Reggio Calabria calcistica vivrà nei prossimi giorni. L’obiettivo è portare ai nastri di partenza del campionato di Serie D una nuova realtà che possa raccogliere l’eredità della Reggina, esclusa dal torneo cadetto. I tempi stretti non danno spazio a rimorsi e rimpianti verso quello che è stato. Non è ancora arrivata la notizia più importante, ossia il via libera della Figc per l’iscrizione in sovrannumero alla quarta serie. I contatti con le istituzioni calcistiche stanno facendo emergere una certa sensibilità verso la possibilità che la città riparta dalla massima categoria possibile secondo il regolamento. Tutti i segnali sembrano prefigurare una risposta positiva che dovrebbe arrivare nelle prossime ore. Nella giornata di ieri è stata stabilita la composizione dei gironi di Serie D, ma la Reggina sarà iscritta in sovrannumero. L’altra questione particolarmente rilevante sarà la quota richiesta per accedere al beneficio: per bacini d’utenza più grandi di Reggio Calabria si è arrivati a 750.000 euro o 1 milione. Le ipotesi più accreditate lasciano intendere che la nuova società potrebbe dover pagare una cifra superiore al minimo (300.000 euro), ma inferiore ai picchi toccati da realtà metropolitane più grandi. La necessità di dover elargire quella quota d’ingresso sarà un parametro destinato a fare selezione tra chi si dirà pronto a dare vita ad un nuovo corso del calcio a Reggio Calabria. Toccherà all’amministrazione comunale scegliere la soluzione più solida e credibile dal punto di vista economico. Già oggi, dopo l’eventuale risposta positiva ufficiale della Figc, si attende il bando per ricevere le manifestazioni d’interesse di cordate o investitori. La pubblicazione dovrebbe durare cinque giorni, poi sarà il momento della scelta. Non ci sono alternative alla selezione di qualcuno che abbia disponibilità finanziarie tali da dare a Reggio Calabria un’immediata competitività. Lo si dovrà fare superando le difficoltà relative alla partenza in vistoso ritardo e con la consapevolezza che, nel calcio di oggi, fino alla Serie B non c’è alcun margine o quasi affinché una piazza importante possa reggersi solo su un’idea di calcio sostenibile. Tradotto: almeno inizialmente serve denaro da investire, con un’idea sviluppata nel lungo termine e candidata a portare risultati in non troppi anni. La tifoseria, tra l’altro, è già pronta a chiedere a gran voce non appena possibile la riacquisizione di nome e logo, considerato che come già avvenuto nel 2015 si dovrà partire con un’identità diversa. Ci sono più gruppi imprenditoriali interessati, ognuno dei quali a brevissimo sarà chiamato alla prova dei fatti. Serve, infatti, presentare un progetto, la cui attendibilità dovrà essere immediatamente tangibile. L’interesse che si avverte per la Reggina può essere un buon presupposto affinché questa possa essere l’occasione per voltare pagina nel modo giusto.

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