Reggio

Venerdì 22 Novembre 2024

Playoff Serie D: la Reggina crolla nel finale, Siracusa in festa

Siracusa-Reggina 2-1 Marcatori: 23’ pt Mungo, 41’ pt Maggio, 44’ st Sarao. Siracusa: Lumia 6, Di Paola 6, Benassi 6, Suhs 6, Sena 6,5, Esposito 5, Aliperta 6 (32’ st Teijo 6,5), Zampa 6,5, Alma 6,5 (47’ st Vacca sv), Maggio 7 (32’ st Sarao 7), Russotto 6 (43’ pt Forchignone 6,5). All. Spinelli 6,5. Reggina: Martinez 7, Martiner 6, Girasole 5,5, Adejo 5,5, Cham 5,5. Mungo 6, Barillà 6, Porcino 6 (46’ st Zanchi sv), Provazza 6 (44’ st Rana sv) Rosseti 5,5 (9’ st Bolzicco 6), Perri 6 (38’ st Zucco 6). All. Trocini 6. Arbitro: Caruso di Viterbo 6. Note: ammoniti Zampa, Porcino, Barillà, Russotto, Benassi, Girasole, Forchignone; espulsi Esposito e Mungo; angoli 5-5. Osservato un minuto di raccoglimento in memoria di Antonello Liuzzo, già assessore del Comune di Siracusa. SIRACUSA. L’illusorio vantaggio di Mungo aveva fatto sventolare, con stupita fibrillazione, i vessilli amaranto in curva ospiti. Ma un Siracusa sornione e attendista disegna, invece, un’altra storia. In ultima istanza, la Reggina ha dattiloscritto comunque una stagione degna della denominazione individuata. I due trainer non si riservano, vicendevolmente, sorprese dell’ultimo istante, optando per uno speculare 4-3-3. Inutile, al 5’, la rete di Girasole: l’assistente sventolava già l’off side. Plastico il portiere amaranto Martinez al 18’, quando, a guantone aperto, devia in corner sopra la traversa la punizione centrale e potente di Russotto. Al 23’, Mungo, accentrato ed equidistante tra il limite dell’area e il dischetto, porta sullo 0-1 l’undici dello Stretto con un chirurgico piattone angolato che rende vano il tuffo di Lumia alla sua destra. L’azione nasce dalla sfera persa rocambolescamente da Russotto in fase offensiva, con Martiner che se ne impossessa e avvia la cavalcata, fino a servire, al culmine del contropiede e con un rasoterra, il compagno marcatore dal vertice destro dell’area. Un vantaggio meritato, considerato l’anomalo disorientamento dei locali. Disorientamento al quale prova a rimediare Sena al 31’, con un possente diagonale terra aria sul quale Martinez si supera in angolo per la seconda volta. Alla prima occasione in cui Alma riesce a svincolarsi dalle spire amaranto, il Siracusa pareggia. Proprio Alma crossa telecomandato per la testa di Russotto, sul quale Martinez si oppone per due volte, prima di capitolare al cospetto dell’ennesima “cabeza” di Maggio. In pieno recupero, dapprima è nulla la rete di Rosseti, sul quale il direttore di gara vede un “mani” ad aggiustare il pallone, e, subito dopo, la zuffa a centrocampo tra Esposito e Mungo vale il rosso diretto per tutti e due. La ripresa è “battezzata” dal tentato colpo gobbo di Porcino: al 2’, approfitta di una corta respinta locale e calcia al volo dal limite: Lumia blocca accartocciandosi sulla linea. L’estremo difensore azzurro concede il bis al 21’, respingendo in corner il colpo di testa imperioso di Girasole. Al 29’, Perri potrebbe fare tesoro di un foro macroscopico lasciato dalla retroguardia siracusana, ma spreca malamente un rigore in movimento ciabattando per le braccia comode di Lumia. Al 37’, la panchina azzurra reclama il penalty quando Forchignone frana a terra contrastato da Martinez in uscita. L’arbitro è di un altro avviso. Ad ogni modo, il Siracusa fa suo ugualmente il match: al 44’, Sarao guizza e raddoppia con un diagonale rasoterra, dimenticato difesa ospite.

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