
Ci sono vittorie che valgono più di un semplice trofeo. Ci sono successi che diventano simboli, momenti destinati a restare impressi nella storia di una disciplina. E quello che è accaduto a Frameries (Mons), in Belgio, durante uno dei tornei più prestigiosi del circuito internazionale FISTF Major, rientra senza dubbio in questa categoria.
Ogni anno, il Major di Frameries richiama i più grandi talenti del calcio da tavolo mondiale. Un torneo che, per prestigio e livello tecnico, è paragonabile a un vero e proprio Wimbledon del calcio in miniatura, con la partecipazione di centinaia di atleti provenienti da almeno 20 nazioni. L’Italia, come sempre, ha risposto presente con una delegazione folta e competitiva, segno dell’inarrestabile forza del movimento tricolore.
Ma quest’anno, oltre ai tanti risultati di spessore conquistati dai nostri portacolori, il Major di Frameries ha raccontato una storia piuttosto particolare. Marco Averna, giovanissimo talento del Subbuteo Club Reggio Calabria, ha scritto una pagina indelebile del calcio da tavolo internazionale, dominando la categoria Under 12 con una prestazione da incorniciare.
Sette partite, sette vittorie. Ventuno gol segnati, zero subiti. Un percorso netto, impressionante, che si è concluso con un clamoroso 4-0 in finale inflitto al belga Mathis Goffin, padrone di casa e tra i favoriti della vigilia. Un dominio assoluto, una dimostrazione di talento, personalità e freddezza, che ha lasciato tutti a bocca aperta, con il giovane atleta calabrese che diventa, di fatto, il quarto italiano ad aver vinto questo prestigioso trofeo fin dal 1992.
E quando un’impresa è talmente grande da far parlare il mondo, non possono che arrivare gesti carichi di significato. Carlos Flores, probabilmente il giocatore di calcio da tavolo più forte in attività, campione d’Europa in carica e vincitore del torneo nella categoria Open, ha deciso di rendere onore alla straordinaria prova di Averna con un gesto che ha emozionato tutti i presenti: gli ha donato il suo trofeo personale, un simbolico passaggio di testimone tra chi oggi è il migliore e chi potrebbe diventarlo in un futuro non troppo lontano.
Un momento che ha scatenato la gioia incontenibile del piccolo campione calabrese, destinato, molto probabilmente, a diventare un simbolo per il movimento italiano e internazionale. Averna non ha solo vinto un torneo. Ha dimostrato che il talento, il sacrificio e la passione possono abbattere ogni confine, superare ogni ostacolo e regalare emozioni indimenticabili.
L’Italia del calcio da tavolo esce da Frameries con un carico di entusiasmo e orgoglio, consapevole che il futuro è già qui. E ha il volto sorridente di Marco Averna.
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