Poco meno di un’ora di pioggia scrosciante, accompagnata a forte raffiche di vento, e Marina di Caulonia,è letteralmente andata in tilt. I danni maggiori si sono registrati nel quartiere marinaro rimasto “graziato”, qualche minuto dopo le ore 14, da una tromba d’aria venuta dal mare.
Ad accusare i danni maggiori sono state le strutture balneari mobili, cinque in tutto, nel breve tratto di poco più di un chilometro tra le foci delle fiumare Allaro e Amusa. Nessuna è stata esclusa.
Tavoli rovesciati, sdraio e barche di salvataggio rovesciate, ombrelloni divelti, tetti solevati e parzialmente distrutti, bevande cadute dagli scaffali. Al Bay watch una trentina di clienti che stavano pranzando hanno riparato nello spazio destinato a bar, decisamente angusto per accoglierli tutti. Viale mare Jonio è diventato “navigabile”. Non pochi sono stati gli automobilisti che sono stati costretti ad abbandonare gli automezzi impantanatisi. La via d’accesso per e dalla Statale 106 è stata percorribile, con difficoltà e grande rischio, soltanto da qualche fuori strada. Le fiumare, anche il Precariti, limite di confine territoriale con la municipalità di Stignano, si sono ingrossate a vista d’occhio. Poco meno di un’ora d’inferno e poi è tornato il sereno. In tanti però hanno già incominciato a raccogliere i cocci e si apprestano a quantificare i danni.