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Approdati all’alba, tra Caulonia e Roccella, un centinaio di iracheni

La prima tappa di un’odissea iniziata forse sei giorni fa, da un non meglio
identificato porto della Turchia, si è conclusa circa tre ore fa sulla battigia dello Jonio, tra Marina di
Caulonia e Roccella Jonica. A un tiro di schioppo dal porto delle Grazie.

Albeggiava da poco quando da un’arrugginita e malandata carretta del mare sono sbarcati 80, forse
100, clandestini iracheni: prevalentemente donne e bambini; questi ultimi in età apparentemente
compresa fra i 3 e i 12 anni.

Il numero esatto non è possibile precisarlo perché in tanti si sono incamminati per direzioni diverse
nel tentativo di far perdere le tracce. Qualcuno, al momento è stato rintracciato dalle forze di polizia
(carabinieri e guardia di finanza) nei pressi dell’abitato di Marina di Caulonia; qualcun altro nei
pressi della rotatoria della Statale 106, che immette sulla variante che si snoda verso Locri.

La capitaneria di porto è intervenuta ed ha già trainato il natante verso il porto.

I pochi migranti, non scappati, radunati nei pressi della pista ciclabile che congiunge i lungomari
dei due centri abitati, con ogni probabilità saranno trasferiti presso il centro di prima accoglienza di
Roccella Jonica.

Per ora nessuna traccia degli scafisti che potrebbero essersi mescolati tra quanti si sono allontanati
dal posto dello sbarco o, addirittura, aver preso il largo a bordo di un gommone.

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