Nel corso della riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica svoltasi a San Ferdinando dopo l’incendio nella tendopoli in cui é morto un diciottenne gambiano, «si è preso atto che il numero dei migranti nella struttura è drasticamente diminuito grazie ai controlli ed ai servizi continui delle forze di polizia. Alcune delle strutture abusive, inoltre, sono state demolite nel corso del tempo». É quanto si afferma nel comunicato diramato dalla Prefettura di Reggio Calabria a conclusione del Comitato. «Durante i numerosi incontri tenutisi in Prefettura, ed anche nel corso del Tavolo permanente appositamente istituito - si aggiunge - è stata presa in considerazione la possibilità di trasferire gli immigrati presenti nella baraccopoli in un altro sito da allestire con strutture temporanee per l’accoglienza. In tale ottica, concretamene perseguita, è stata avanzata l’ipotesi di utilizzare un’area alternativa a quella attualmente occupata e, al riguardo, si attendono le verifiche previste sull'individuazione di un sito idoneo». «Sempre nella direzione di individuare idonee soluzioni alloggiative - è detto ancora nella nota - era stata reperita una sistemazione in ambito Sprar per un considerevole numero di migranti beneficiari di protezione internazionale, i quali, tuttavia, inseriti nella banca dati al fine di provvedere alla notifica del provvedimento, non sono stati rintracciati». «Nel corso dell’incontro è state espressa preliminarmente la solidarietà e la vicinanza alla famiglia di Jaith Suruwa, le cause del decesso del quale sono in corso di accertamento». «Il Comitato - si aggiunge - ha espresso gratitudine ai vigili del fuoco per la tempestività con cui sono state domate le fiamme e ha ringraziato le forze di polizia, il Sindaco di San Ferdinando, la Regione Calabria e le associazioni di volontariato per gli interventi e l’impegno messi costantemente in campo, nonché il Procuratore della Repubblica di Palmi, Ottavio Sferlazza, per la sensibilità mostrata. Prosegue, di pari passo, l’attività di controllo e vigilanza in quell'area dalle forze dell’ordine ed è stato confermato il presidio fisso dei vigili del fuoco».