Reggio

Giovedì 02 Maggio 2024

Tendopoli di San Ferdinando, le foto della struttura

Una veduta della tendopoli di San Ferdinando
Una veduta della tendopoli di San Ferdinando
Una veduta della baraccopoli di San Ferdinando
Una veduta della tendopoli di San Ferdinando
Una veduta della tendopoli di San Ferdinando
Una veduta della tendopoli di San Ferdinando
Una veduta della tendopoli di San Ferdinando
Una veduta della tendopoli di San Ferdinando
Una veduta della tendopoli di San Ferdinando
Una veduta della tendopoli di San Ferdinando

Nel corso della riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica svoltasi a San Ferdinando dopo l’incendio nella tendopoli in cui é morto un diciottenne gambiano, «si è preso atto che il numero dei migranti nella struttura è drasticamente diminuito grazie ai controlli ed ai servizi continui delle forze di polizia. Alcune delle strutture abusive, inoltre, sono state demolite nel corso del tempo». É quanto si afferma nel comunicato diramato dalla Prefettura di Reggio Calabria a conclusione del Comitato. «Durante i numerosi incontri tenutisi in Prefettura, ed anche nel corso del Tavolo permanente appositamente istituito - si aggiunge - è stata presa in considerazione la possibilità di trasferire gli immigrati presenti nella baraccopoli in un altro sito da allestire con strutture temporanee per l’accoglienza. In tale ottica, concretamene perseguita, è stata avanzata l’ipotesi di utilizzare un’area alternativa a quella attualmente occupata e, al riguardo, si attendono le verifiche previste sull'individuazione di un sito idoneo». «Sempre nella direzione di individuare idonee soluzioni alloggiative - è detto ancora nella nota - era stata reperita una sistemazione in ambito Sprar per un considerevole numero di migranti beneficiari di protezione internazionale, i quali, tuttavia, inseriti nella banca dati al fine di provvedere alla notifica del provvedimento, non sono stati rintracciati». «Nel corso dell’incontro è state espressa preliminarmente la solidarietà e la vicinanza alla famiglia di Jaith Suruwa, le cause del decesso del quale sono in corso di accertamento». «Il Comitato - si aggiunge - ha espresso gratitudine ai vigili del fuoco per la tempestività con cui sono state domate le fiamme e ha ringraziato le forze di polizia, il Sindaco di San Ferdinando, la Regione Calabria e le associazioni di volontariato per gli interventi e l’impegno messi costantemente in campo, nonché il Procuratore della Repubblica di Palmi, Ottavio Sferlazza, per la sensibilità mostrata. Prosegue, di pari passo, l’attività di controllo e vigilanza in quell'area dalle forze dell’ordine ed è stato confermato il presidio fisso dei vigili del fuoco».

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