Il processo “Eracle” con il rito abbreviato davanti al gup Filippo Aragona si è concluso con un verdetto pesante: venticinque condanne (con pene pesanti anche fino a 20 anni) e una sola assoluzione. Ha retto, quindi, in pieno il castello accusatorio della Dda nei confronti dei presunti affiliati alle 'ndrine Condello di Archi e Stillittano di Vito, che avevano monopolizzato gli “affari” della movida reggina imponendo, tra le altre cose, anche un servizio di buttafuori ai lidi sul Lungomare. Sono stati condannati a 20 anni Carmelo Nucera, Cosimo Morelli, Andrea Morelli, Fabio Minutolo, Francesco Ferrante, Salvatore Falduto. Ecco i condannati con le rispettive pene: Andrea Morelli 20 anni; Cosimo Morelli 20 anni; Fabio Morelli 12 anni; Domenico Nucera 20 anni; Michele Panetta 8 anni; Giuseppe Pecora 7 anni e 4 mesi; Fabio Caccamo 7 anni e 4 mesi; Fabio Puglisi 10 anni e 8 mesi; Attilio Buontempone 12 anni; Francesco Ferrante 20 anni; Francesco Barbaro 6 anni e 4 mesi; Enrico Barcella 14 anni; Mino Berlingeri 2 anni; Paolo Cosoleto 1 anno; Bruno Antonio Crucitti 1 anno; Basilio Cutrupi 7 anni e 4 mesi; Salvatore Falduto 20 anni; Bruno Magazzù 4 anni; Giovanni Magazzù 14 anni; Fabio Minutoli 20 anni; Egidio Morabito 1 anno; Antonino Marino 1 anno; Mustafà 3 anni; Carmine Surace 2 anni; Francesco Condello 8 mesi. Il gup Aragona ha assolto dal reato contestato dalla Dda soltanto Francesco Eneide. L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud in edicola, edizione di Reggio