Reggio

Lunedì 29 Aprile 2024

Si continua a morire a San Ferdinando, le foto dopo il rogo nella tendopoli che ha ucciso un migrante ospite

La tenda dove è morto Sylla Noumo
 
 
 
 
 
 
 
Cassonetti divelti in prossimità della tendopoli
Un gruppo di braccianti segue il carro funebre che trasporta la salma della vittima
Un bracciante ospite della tendopoli piange appoggiato al carro funebre di Sylla Noumo
Un bracciante depone un mazzo di fiori di campo sul carro funebre che trasporta la salma di Sylla
 
 
I carabinieri presidiano il perimetro della tendopoli
 
 
Un capannello di braccianti intorno alla tenda incendiata dove è morto il migrante ospite della tendopoli
La polizia scientifica sul luogo dell’incendio
Il procuratore di Palmi, Ottavio Sferlazza, con il prefetto di Reggio Calabria Michele di Bari ed il questore Raffaele Grassi durante il sopralluogo nella tendopoli

Era stata installata recentemente, per fare posto ai migranti spostati dalla baraccopoli demolita, la tenda andata a fuoco ieri sera a San Ferdinando, ed in cui ha perso la vita Sylla Noumo, 32 anni, originario del Senegal. La tenda era realizzata con materiale ignifugo ma, hanno spiegato i vigili del fuoco, questo accorgimento serve solo a rallentare lo svilupparsi delle fiamme e non ad impedire l'incendio. Il rogo, poi, può essersi propagato a causa dei materiali presenti all'interno della tenda quali materassi, vestiti ed altro. "Al momento non viene esclusa alcuna causa. Si sta lavorando per effettuare accertamenti tecnici e scientifici sulla tenda incendiata" ha detto il procuratore di Palmi, Ottavio Sferlazza, nel corso della riunione del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica convocata dal prefetto di Reggio Calabria Michele di Bari dopo l'incendio. Il magistrato, parlando con i giornalisti, ha chiesto tempo "per avere gli elementi necessari per avere un quadro della situazione". Sferlazza, in mattinata, effettuerà un sopralluogo nella tendopoli.

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