Pezzi di una cassa mortuaria, la suola di una scarpa, dei brandelli di quella che sembra essere una camicia, delle vecchie maniglie e un resto osseo di non definibile provenienza. Su quei resti qualcuno, probabilmente per cristiana pietas, ha collocato un crocifisso. Il tutto in mezzo a un cumulo di macerie che ricopre quello che rimane di una tomba, all’interno del cimitero di Locri. Al momento non è dato sapere da dove provengano quei resti e quelle macerie. Pare che in questi ultimi giorni siano state concesse dagli organi comunali preposti alcune autorizzazioni per esumare delle salme. E questo potrebbe essere un primo, importante, dato per ricostruire quanto avvenuto. Perché si tratterebbe di un errore di chi avrebbe proceduto ad effettuare i lavori, che magari potrebbe non essersi accorto che nelle macerie ci fossero anche dei resti umani fuoriusciti da una cassa. Una distrazione che si sarebbe dovuta evitare, per quello che potrebbe essere stato un normale spostamento di resti di defunti che, invece, si è trasformato in un fatto sgradevole e poco rispettoso del luogo e dei defunti stessi.