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Riace ha una Camera del lavoro intitolata a Pasquale Aprigliano FOTO

Carica di significati l’inaugurazione della sede di via Impastato da parte dello Spi-Cgil

Visibilmente commosso, dopo aver ringraziato, anche a nome della famiglia con lui presente, per l'intitolazione della Camera del lavoro a suo padre, Pasquale Aprigliano, segretario dello Spi Cgil della Calabria, scomparso un anno fa, «persona umile, seria e impegnata», il figlio Alberto ha augurato «che questa sede sia un raggio che riscaldi anche gli animi più freddi».
Siamo a Riace, in via Giuseppe Impastato, accanto al municipio e non a caso a poche settimane da un'altra adunanza popolare, autoconvocata in segno di protesta contro la sentenza emessa nei riguardi dell'ex sindaco, Mimmo Lucano. Tra i numerosi intervenuti, presente anche la delegazione Cgil lombarda, oltre ad esponenti di spicco della Cgil e alle rappresentanze delle altre province calabresi, c'é anche lui. Parla di dignità e rispetto del senso del lavoro. «Questo è segno che, in un momento di sconforto, fa guardare bene per il futuro», sottolinea. E su quanto accade a livello nazionale, «è anche segno che Riace, simbolicamente, è una luce di speranza che nessuno potrà mai oscurare. I tentativi reazionari delle forze di destra così oppressivi in tutti i sensi, non ci fanno mai indietreggiare». Gli interventi dell’affolata inaugurazione della Camera del lavoro riacese – particolarmente partecipata, e resa possibile grazie al lavoro organizzativo di Mimma Pacifici, segretaria generale del sindacato degli inquilini e assegnatari – sono stati preceduti dal canto di Francesca Prestia, cantastorie catanzarese, autrice della canzone “Riace forever”.

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