E’ una data storica per Gambarie d’Aspromonte. Piste da sci riaperte e turismo invernale che prova a rivedere la luce al fondo al tunnel durato troppo tempo per via di una pandemia che tuttora sta colpendo fortemente la provincia di Reggio Calabria. Nonostante il maltempo, nonostante la pioggia e la neve che è continuata a scendere anche stamattina, sono stati circa in 50 a raggiungere le piste da sci Telese e Martino raggiungendo i 1800 metri per poter sciare e divertirsi (da Roccaraso in giù non c’è altra pista migliore per poter sciare in un vero e proprio spettacolo della natura). Ragazzi di Siderno e gente proveniente da Melito Porto Salvo e Reggio Calabria. La cooperativa Asproservice, guidata dal presidente Giuseppe Vazzana, ha operato incessantemente nelle ultime ore per far sì che tutto procedesse per il meglio e anche tra gli operatori turistici c’è fiducia che la neve possa portare ancora più persone nel fine settimana. Piene di gioia le parole del sindaco di Santo Stefano d’Aspromonte, Francesco Malara: “Si apre il cuore e ci si sente pienamente soddisfatti oggi nel passare da due anni di forzato abbandono alla riapertura odierna degli impianti sciistici, nel dare l'opportunità ai tanti turisti di venire a Gambarie a divertirsi: sport, natura, salute, gastronomia, cosa c è di meglio? Fino a qualche mese fa si trattava di un insieme di pezzi di ferro e acciaio oggi è un armonico impianto funzionante, la dinamicità del movimento gli dà vita ed allegria. Era importante riaprire per mantenere la voglia di sciare per creare l occasione di frequentare la montagna. Dopo due anni in cui siamo stati costretti dalle norme assunte nel periodo di pandemia non era scontato decidere di impegnarsi, di investire risorse umane e finanziarie nella incertezza della possibilità di sciare. Ma noi come Comune di Santo Stefano in Aspromonte insieme alla società di gestione degli impianti, ci abbiamo creduto, ci siamo dedicati a tutto quello che era necessario: smontare, rimontare, sostituire, lubrificare, provare e riprovare pezzo per pezzo, fare la manutenzione ordinaria e straordinaria, fare venire da oltre 1500 km le ditte specializzate con attrezzatura e materiale adeguato, fare le prove di sicurezza, ottenere i nulla osta; noi abbiamo la caparbietà della gente di montagna e la voglia di riscatto di una terra che non deve aspettare nessuno e che deve dimostrare ogni giorno di essere diversa da quello che è più comodo immaginare ai molti. Infatti non si tratta, come qualcuno erroneamente potrebbe pensare, di vantaggio economico, certamente non diretto, perché è impossibile ottenere dei guadagni rispetto ai costi fissi da sostenere per far funzionare una seggiovia, ma si tratta di un qualcosa che va oltre il fatto economico, si tratta della stessa vita di una montagna che la natura ha collocato in apparente contraddizione in un contesto di sole e mare lontana dalle aree affini. Ma questo paradosso ne è la peculiarità e chi ha un ruolo, chi ci abita, ne deve diventare il custode ed il miglioratore. Quindi la seggiovia come simbolo di vita e di riscatto di un intero mezzogiorno. Certo questa sarà una stagione di transizione, in attesa di ricostruire la storica seggiovia piazza Mangeruca-Monte Scirocco insieme alla Regione Calabria, porta d'accesso principale del Comprensorio di Gambarie, ci siamo inventati l'accesso secondario dal lato Rumia, il servizio navetta su una strada che non è grande abbastanza da far salire autonomamente i turisti, ma ciò nonostante oggi siamo qui a sciare , le seggiovie sono aperte, ci si può divertire, è una giornata di allegria è un motivo in più per uscire di casa, per stare insieme, per stare all'aperto per venire a Gambarie, perché qui ci sono i servizi, le attrezzature, i posti, il cibo, c'è tutto per stare bene a Gambarie e noi cercheremo di fare stare tutti sempre meglio”.