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Gallico-Gambarie, il sogno sta per diventare realtà FOTO

La grande infrastruttura, che è un capolavoro di ingegneria, è già realizzata al 70% e il prossimo anno sarà ultimata. Dai 40 minuti necessari sul vecchio tracciato, si scenderà ai 7’ del nuovo percorso

Finalmente s’intravede il traguardo della Ga-Ga. Un traguardo che dovrebbe essere tagliato nella seconda metà del 2023, che è costato grandi sacrifici così come richiedeva un’opera di altissima ingegneria costruita nel greto di un torrente “cattivo” come il Gallico. Lavori di una difficoltà impressionante e utili per avvicinare Reggio alla sua montagna (Gambarie) sono ormai stati completati per il 70%, dunque il punto di non ritorno è stato superato e la grande infrastruttura va verso l’attesa ultimazione.
Il famoso III lotto della della Gallico-Gambarie, con i suoi 65 milioni di euro di investimento, rappresenta oggi il secondo cantiere stradale in Calabria, dopo il Megalotto 3 della Statale 106. I primi due lotti realizzati dall’Anas lunghi complessivamente Km 10+790 coprono la parte iniziale semipianeggiante del tracciato e risultano in esercizio da diversi anni. Per raggiungere Gambarie si aggiunge questo terzo lotto, il più arduo sia dal punto di vista progettuale che costruttivo, perché con la sua lunghezza complessiva di m 5.660 permette di superare un ulteriore dislivello di 320 metri, arrampicandosi con un’accettabile, ma non trascurabile pendenza media del 5.65%.

Dal termine del tratto in costruzione, che si innesta sulla SS.184, utilizzando il tragitto residuo non troppo difficoltoso di circa 10 Km, si può giungere alla perla dell’Aspromonte. L’idea progettuale prescelta ha permesso di dimezzare la parte più difficoltosa del tracciato posta fra Mulini di Calanna e il bivio per Podargoni, sostituendolo con confortevole tratto interamente in variante, di concezione moderna, sicuro, percorribile in 7-8 minuti in luogo dei 35-40 precedenti. Un salto di qualità in termini di tempo e sicurezza. Ci siamo recati sul cantiere e abbiamo visto il futuro. Il cantiere è operativo per l’intera estensione, incluso il tratto aggiuntivo offerto dall’ATI capeggiata da AVR SpA, che con gli ultimi 600 metri di sviluppo verso Gambarie, permette di giungere dalla località Ciarro (comune di S. Alessio) fino al bivio di Podargoni, tagliando alcuni tratti pianeggianti ma molto tortuosi. «Quelle che vedete sono le ultime fondazioni che stiamo facendo», avvisa il direttore dei lavori ing. Bruno Polifroni. «Quest’ultimo tratto – precisa – era rimasto a lungo fermo a causa del mancato completamento delle indagini finalizzate alla bonifica da potenziali ordigni bellici, ma da dicembre è ormai a pieno regime. Le principali opere d’arte dell’intero terzo lotto sono quasi del tutto ultimate, come i viadotti S. Giorgio, S. Francesco, S. Stefano e soprattutto il S. Alessio, che con la sua lunghezza di oltre 1.100 metri, costituisce uno dei più lunghi e ardui viadotti in Calabria».

Li abbiamo percorsi in un amen con le auto del cantiere e ci siamo trovati di fronte alla neve di Gambarie. Uno spettacolo!
Dice ancora Polifroni: «Adesso il cantiere presenta due concentrazioni principali. La prima in località Mulini di Calanna, dove è in fase di costruzione la grande rotatoria aerea su viadotto in acciaio e che dovrebbe essere pronta per la prossima estate. La seconda proprio nel tratto finale verso Gambarie, dove ci sono da realizzare due ulteriori viadotti (già iniziati) e alcune importanti opere di contenimento di una frana, anche queste avviate».
La zona di Mulini è quella più difficoltosa, perché presenta complicazioni tecniche dovute alla forma circolare del viadotto, le cui enormi travi sono già in costruzione in specifici stabilimenti a Treviso, dove lo staff della direzione lavori svolge visite periodiche di controllo di qualità. Lungo il resto del tracciato si evidenziano alcune criticità, dovute al fatto che l’andamento dei lavori deve fare i conti con la fiumara Gallico. Certo servirebbe qualche operaio in più per terminare prima i lavori ma non si può avere tutto dalla vita. A questa latitudini è già un miracolo se un’opera pubblica viene ultimata, quindi accontentiamoci.

Infine, un bella notizia. Dal prossimo mese di marzo, l’Istituto Superiore Righi, diretto dall’avv. Daniela Musarella, attiverà una serie di stage guidati sul cantiere della Gallico-Gambarie, finalizzati alla formazione dei ragazzi dell’indirizzo Costruzioni, Territorio e Ambiente (ex Geometra). La sinergia è stata attivata con la Città Metropolitana tramite il dirigente ing. Lorenzo Benestare e il direttore dei lavori ing. Bruno Polifroni.

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