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Addio a Peppe Cuzzola, l'automobilismo di Reggio a lutto: "Va via una persona speciale"

Grande commozione nel mondo dell'automobilismo reggino, per la morte di Giuseppe Cuzzola, nella tragedia di stamani alla Hitachi. Giuseppe Cuzzola, meglio noto come “Peppe U Raggiatu” era uno dei grandi protagonisti del movimento reggino, pluricampione della scuderia di Sambatello “Piloti Per Passione”. Conosciuto ed apprezzato per le sue immense qualità di pilota, era una persona disponibile con tutti. Uno di quei personaggi sempre con il sorriso stampato sul volto. Gran lavoratore ed appassionato di auto. Da poco tempo aveva acquistato una nuova auto per metterla in strada nell’ormai imminente stagione agonistica. La scorsa stagione, Peppe Cuzzola aveva trionfato nella classifica finale del Trofeo Italiano Velocità in salita zona Sud (TIVM).
“In questi momenti –ha affermato il dottor Pino Denisi, presidente della scuderia Piloti Per Passione, non ci sono parole. Tutti noi ci stringiamo al dolore della famiglia. Peppe era una persona speciale”.

Il dolore del Comune e della Città Metropolitana

“La Città Metropolitana ed il Comune di Reggio Calabria, a nome dell’intera cittadinanza, esprimono sentimenti di vicinanza e profondo cordoglio alla famiglia Cuzzola per il fatale incidente in cui ha perso la vita il lavoratore Giuseppe Cuzzola. Si tratta di una tragedia immane, che sconvolge e lascia attonita tutta la comunità reggina e in particolare quanti, fra amici e colleghi, conoscevano Giuseppe e le sue doti umane e professionali. In attesa che vengano chiarite le dinamiche di quanto accaduto, ancora una volta torna tristemente d’attualità il gravissimo problema della sicurezza sui luoghi di lavoro che ogni giorno continua a imporre il suo triste e assurdo tributo di sangue. Sulla tutela dell’incolumità e dei diritti dei lavoratori, occorre mantenere altissima l’attenzione, quali valori non negoziabili in una società e in un Pase che vogliano davvero definirsi civili. Tutta Reggio Calabria piange la scomparsa di Giuseppe Cuzzola, rivolgendo un affettuoso abbraccio alla famiglia, ai colleghi e ai compagni di lavoro”. E’ quanto affermano in una nota i Sindaci f.f di Comune e Città metropolitana di Reggio Calabria, Paolo Brunetti e Carmelo Versace.

La solidarietà della Uil

«Sbigottimento e dolore per questa perdita, per la sua famiglia a cui va la nostra sincera vicinanza, umana e sindacale». Così si esprime il segretario dei metalmeccanici della Uil di Reggio Calabria, Antonio Laurendi, commentando la morte dell’imprenditore reggino Giuseppe Cuzzola.
«Cuzzola era molto conosciuto in città per la sua attività lavorativa - dice all’AGI il segretario della Uilm - che conduceva con grande sacrificio. Purtroppo adesso, con la sua gravissima perdita, continua a crescere il numero dei caduti sul lavoro, una condizione insopportabile che merita forti risposte dal governo e degli enti pubblici per assicurare ogni forma di sicurezza finalizzata a scongiurare simili sanguinosi eventi che si abbattono non solo sul lavoratore, ma su tutto il complesso delle sue relazioni famigliari. E’ difficile accettare che ciò possa ancora accadere - continua Laurendi - ma la realtà interpella tutti, sindacati, imprese e istituzioni per una risposta corale che elevi la sicurezza sui luoghi di lavoro e di solidarietà concreta alle famiglie così duramente colpite».

La Cisl: "Basta morti bianche"

«L'incidente dell’Hitachi Rail che ha visto la morte di Giuseppe Cuzzola, titolare di una ditta esterna, impegnato nel servizio di raccolta e smaltimento rifiuti speciali ci mette di fronte all’ennesima, terribile e inaccettabile tragedia sul lavoro». Lo scrive in una nota Tonino Russo, Segretario reggente della Cisl di Reggio Calabria e segretario generale della Cisl Calabria.
"La Cisl - continua - è vicina alla famiglia della vittima e, mentre chiede un rapido chiarimento sulle dinamiche del drammatico evento, evidenzia come si riproponga ancora una volta il tema della sicurezza. In Calabria e in tutta Italia è troppo lungo l’elenco dei drammi sui luoghi di lavoro. La sicurezza, ricordiamolo, rappresenta un investimento, non un costo. Basta morti bianche».

 

 

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