Dieci milioni di euro a Reggio, una cinquantina a Villa San Giovanni. E non solo la riqualificazione di due stazioni, quanto più complessivi investimenti in termini d’intermodalità e riorganizzazione urbana.
I progetti sono ormai in rampa di lancio: un ultimo sprint, quantomeno in termini di volontà politica, è giunto lunedì dalla visita tra Gioia Tauro e Messina del ministro Enrico Giovannini.
A Reggio il futuro della stazione Lido rappresenta il “cuore” del nuovo sistema green in ottica Pnrr elaborato da Rfi e presentato al Comune, che lo ha sposato in toto. Sul tavolo interventi di riqualificazione funzionale ed architettonica per l’ottimizzazione delle connessioni con gli imbarchi alle navi veloci ed il miglioramento dell’attrattività degli spazi interni ed esterni della stazione, «armonizzandone – spiegano da Rete ferroviaria italiana – l’inserimento nel contesto del lungomare Falcomatà ed inserendo funzioni attrattive correlate all’offerta culturale, data la prossimità al Museo archeologico nazionale». Il tutto per una spesa prevista in 10 milioni di euro, con ultimazione dei lavori nel 2026. Le bozze del progetto sono state illustrate, nelle scorse settimane, nel corso di una riunione tecnica a Palazzo San Giorgio che vede il progetto «come un fattore di spinta in chiave innovativa e per una maggiore efficienza del sistema di mobilità».
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