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A Reggio Calabria una via in memoria del vigile urbano Giuseppe Marino

L'uomo è stato ucciso nel 1993 mentre era in servizio e voleva far rispettare il divieto di parcheggio su Corso Garibaldi. Il sindaco Brunetti: "Era doveroso intitolare soprattutto questa via che è quella che conduceva alla casa del nostro agente"

Da oggi, via Ravagnese-Gallina si chiamerà via Giuseppe Marino, l'agente di Polizia Municipale ucciso sul corso Garibaldi, nell'aprile del 1993, mentre era incaricato di far rispettare il divieto di parcheggio lungo la principale arteria stradale cittadina. Questa mattina si è tenuta la cerimonia di intitolazione alla presenza del sindaco facente funzioni, Paolo Brunetti, del sindaco metropolitano facente funzioni, Carmelo Versace, della consigliera comunale Lavinia Marino, figlia del vigile urbano ucciso, di un nutrito gruppo di consiglieri e assessori di Palazzo San Giorgio, del Comandante del Corpo di Polizia locale, Salvatore Zucco, e delle più alte cariche delle forze dell'ordine operanti sul territorio.

Per il sindaco Brunetti, che nel corso della cerimonia ha consegnato la fascia tricolore proprio alla figlia dell'agente Marino, la Consigliera comunale Lavinia Marino, «era doveroso intitolare una via, soprattutto questa via che è e quella che conduceva alla casa del nostro agente ammazzato mentre svolgeva il proprio servizio alla comunità, a un uomo cui tutta la città, ancora oggi, deve molto. Abbiamo ritenuto di farlo - ha aggiunto - anche su input della società civile e di alcune associazioni che hanno sollecitato il ricordo di Giuseppe Marino per mezzo di questa targa che servirà, ai più giovani, per ricordare il sacrificio di una persona per bene».

«Ho inteso cedere la fascia alla consigliera Lavinia Marino - ha concluso il sindaco - magari uscendo dal protocollo, ma fortemente convinto che fosse lei, più di chiunque altro, titolata a scoprire la targa che ricorderà il il nome di suo papà. Un gesto sicuramente simbolico, ma sentito per dare una piccola soddisfazione a una donna privata di un genitore fin da bambina».

Per la famiglia dell'agente Marino, il genero del vigile urbano, Salvatore Presentino, ha voluto tracciare il profilo di «un suocero che non ho mai potuto conoscere. Ricordiamo un uomo - ha affermato - che è anche un eroe per la nostra città, perché ha sacrificato la propria vita per aver fatto rispettare la legge in anni particolarmente bui e difficili per il nostro territorio. Il povero Giuseppe stava regolamentando il traffico sul Corso Garibaldi ed è lì che è stato ucciso».

«Vorrei, per questo, fare un appello a tutti i cittadini e cittadine reggini», ha proseguito Presentino concludendo: «Quando passeggiate sul Corso Garibaldi o mentre imboccate la strada che porta a Gallina, ricordatevi di Giuseppe Marino perché è grazie a persone come lui se oggi possiamo contare sulla libertà, l'indipendenza e la tranquillità».

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