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Addio a Michele Rossetti, il mitico "aliscafo umano". Un mito delle traversate nello Stretto

Addio a Michele Rossetti, il mitico "aliscafo umano". Una vita per una passione, una vita per un sogno. Lo Stretto come sfondo, ma anche come sfida, come valore di vita. E' stato uno dei grandi protagonisti delle traversate. La prima volta a 33 anni quando decide di cimentarsi nella traversata con le pinne sia a nuoto che in immersione per “soffiare” il primato al concittadino Egidio Dei, allora detentore del record. I tentativi falliscono ma lui ci riprova nell’Agosto del 1967 quando compie la traversata da Capo Peloro a Cannitello, in immersione, in 47 minuti e 23 secondi. Bissa il 2 Settembre con una doppia traversata mista, ossia in superficie e in immersione, da Capo Peloro a San Gregorio, effettuata in immersione, nel tempo di 46 minuti e 59 secondi e, dopo una sosta di poco meno di un’ora, da San Gregorio a Capo Peloro, in superficie con le pinne, in 54 minuti netti.

Imprese straordinarie nel mare dei miti. Come mito diventa lui, con la traversata in immersione da Messina a Reggio Calabria, impresa mai tentata prima, che compie nel 1968 in un tempo straordinario di 3 ore e 33 minuti. La data che lo consacra è quella del 19 Agosto del 1974, quando compie la traversata da Capo Peloro a Cannitello in meno di 30 minuti.

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