Reggio, dramma rifiuti ad Arghillà. Naim: "Situazione da terzo mondo. Il Comune non ci lasci soli"

Il problema spazzatura a Reggio persiste ed i cumuli di rifiuti ad Arghillà hanno ormai invaso tutte le strade del popoloso quartiere a Nord di Catona. Un affaccio sullo Stretto sfregiato da un degrado infinito al quale nessuno sembra voler o poter mettere un freno. Poco fa sui social, lo sfogo dell'avvocato Giuseppe Naim, residente ad Arghillà e da sempre, insieme a Giovanni Votano, figura di riferimento per i residenti del quartiere per i rapporti con l'amministrazione comunale di Reggio Calabria

"Promesse non mantenute. Lo Stato garantisca i servizi essenziali"

"Un "aggiornamento" a venerdì 3 giugno, rispetto a quanto già denunciato da tempo da semplici cittadini qui nel gruppo del Coordinamento di quartiere di Arghillà. Una situazione da terzo mondo, intollerabile non solo in Europa e in Italia, ma crediamo nemmeno nei luoghi più sperduti e abbandonati del pianeta. È il frutto avvelenato di tante promesse non mantenute, delle quali purtroppo anche noi cittadini ne siamo responsabili, ma è il risultato dell'abbandono e della mancanza di futuro, e comunque uno Stato che si rispetti deve comunque garantire i servizi essenziali. Se il Comune non ce la fa, deve adottare i poteri sostitutivi, deve far rispettare i diritti fondamentali previsti dalla Convenzione Europea dei Diritti Dell'Uomo. L'unica cosa che non può fare è stare inerte, voltandosi da un altra parte, lasciando i cittadini e le associazioni soli a lottare".