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Reggio, la Mediterranea aspetta il nuovo rettore

Dal 18 urne aperte anticipatamente dopo il ciclone giudiziario. Salvo ripensamenti, sono tre i candidati in lizza

Il terremoto giudiziario legato ai concorsi farsa e la necessità di recuperare un’immagine che sembra compromessa. Domani (la proroga da parte del decano Feliciantonio Costabile si è resa necessaria perché l’iniziale scadenza odierna coincide con la domenica) scadranno i termini per il deposito delle candidature a rettore dell’Università Mediterranea. Non c’è ancora certezza su chi effettivamente scenderà in campo per il nuovo corso dell’Ateneo, ma al momento i nomi più ricorrenti nel totocandidature sono tre: Giuseppe Zimbalatti che da maggio del 2021 ricopre il ruolo di direttore generale dell’Università (ha sostituito Ottavio Amaro), Claudio De Capua che è professore ordinario e fa parte della struttura di Ingegneria dell’informazione, delle Infrastrutture e dell’Energia sostenibile, e Nicola Moraci del Dipartimento di Ingegneria civile, dell’energia, dell’ambiente e dei materiali.
C’è molta attesa per queste elezioni anticipate e anomale, che consegneranno la nuova guida dell’ente universitario per i prossimi sei anni. Un voto sul quale punta molto tutto l’ambiente universitario travolto dal ciclone giudiziario e che adesso deve puntare a nuova vita.

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