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Conte a Reggio: "I mafiosi sono parassiti, non chi prende il reddito di cittadinanza"

Mattinata a Reggio Calabria per Giuseppe Conte che, dopo aver visitato il Museo archeologico, si è recato con Federico Cafiero de Raho al Lungomare Matteotti presso l'esercizio commerciale di Tiberio Bentivoglio, vittima del racket mafioso a seguito del quale ha ricevuto minacce e tentativi di attentato. All’incontro ha partecipato anche Angela Presto, una donna proprietaria di un’azienda edile che vive sotto scorta per essersi ribellata alla criminalità organizzata. Conte e De Raho non hanno usato mezze misure. "Battiamo insieme la criminalità, per quanto mi riguarda è un esercizio quotidiano, un imperativo morale a cui intendo prestare ogni mia energia" dice il leader del Cinquestelle. "Schiena dritta per ribaltare il sistema, insieme si vince" ha aggiunto Cafiero de Raho. Legalità e trasparenza, dunque: a Reggio Calabria una giornata di testimonianza del continuo impegno del M5S nella lotta alla criminalità organizzata.

«C'è bisogno di una particolare attenzione per il Sud e per la Calabria, una terra alla quale sono legato e dove sono venuto varie volte» ha proseguito il leader del M5s Giuseppe Conte a Reggio Calabria. "Il Sud va rilanciato - ha aggiunto - così come la Calabria. Ed é questa la ragione per cui qualsiasi governo, come abbiamo già iniziato a fare con il Conte 2, in particolare, deve costruire questo rilancio. Adesso ci sono 80 miliardi con il Pnrr che possono essere utilizzati per questo obiettivo. Oltre a ciò, bisogna investire in Calabria per la sanità, le infrastrutture ed i trasporti. C'è tanto da fare e e misure come la decontribuzione e gli sgravi fiscali fino al 30%, per chi assume al sud, devono diventare strutturali. Dobbiamo insomma creare opportunità di lavoro nel Sud».

«Quando sento Renzi e la Meloni, che nulla dicono contro la mafia, definire parassiti i percettori del reddito di cittadinanza, mi indigno maggiormente proprio perché sono contro quei cittadini più sfortunati che invece meritano maggiore aiuto e ascolto. Parassiti casomai, sono i mafiosi. E poi chiedo: come si permette chi sta in politica da oltre venti anni, pagato con i soldi pubblici, di dare del parassita a chi è in difficoltà? Questa è una cosa indegna, e questo è un mondo capovolto e ci vogliono far credere che sia la normalità». Lo ha detto il presidente del movimento Cinquestelle, Giuseppe Conte, che, durante un incontro con i militanti e i cittadini a Reggio Calabria, ha lanciato l’allarme sul pericolo che i fondi europei possano essere sperperati. «La Calabria - ha sottolineato - ha ricevuto una dote di finanziamento pari a 80 mld di euro con fondi del Pnrr, ingenti finanziamenti che non possono finire nelle tasche di mafiosi e corrotti. La 'ndrangheta - ha detto - è pervasiva e infiltra i gangli delle pubbliche amministrazioni e le attività private. Da qui, la necessità di attrezzarsi con grande competenza per evitare questo ulteriore scippo ai danni delle nostre comunità.

(foto Attilio Morabito)

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