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Reggio Calabria, dissequestrato il patrimonio all'imprenditore reggino Francesco Barreca

Il Tribunale “Misure di prevenzione” ha dato ragione alla difesa dell’imprenditore Barreca. Coinvolto e assolto nell’operazione “Metauros”, i giudici hanno riconosciuto «la legittimità» di tutti i beni personali e familiari

Dissequestrati tutti i beni e rigettata la richiesta di applicazione della Sorveglianza. Il Tribunale sezione “Misure di prevenzione” ha disposto il dissequestro totale dei beni riconducibili all'imprenditore reggino Francesco Barreca e ai suoi familiari, difesi dall’avvocato Marco Gemelli del Foro di Reggio, rigettando in toto anche la richiesta di applicazione della misura di prevenzione della sorveglianza speciale che era stata invocata a suo carico. Nel giugno 2021 la Procura antimafia aveva eseguito nei suoi confronti un maxisequestro di beni, invocando anche l’applicazione della misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno. Quattro anni prima (autunno 2017) Francesco Barreca, imprenditore nel settore dei rifiuti, era stato coinvolto nella maxi inchiesta denominata “Metauros”. Proprio quell'indagine, insieme ad altri elementi di accusa, ha avviato la procedura di prevenzione, perché nelle conclusioni degli inquirenti sarebbe stato svelato l’interesse della ‘ndrangheta (nello specifico, le famiglie Piromalli di Gioia Tauro e Commisso di Siderno) nel business del ciclo dei rifiuti, specie nella costruzione e nella gestione del Termovalorizzatore di Gioia Tauro e nella gestione del depuratore Iam Spa a Gioia Tauro.

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