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Reggio e il pericolo fiumare. Cittadini preoccupati: "Interventi attesi da decenni" FOTO | VIDEO

Viaggio in alcuni torrenti che attraversano Reggio Calabria. Tra canneti e sterpaglie e montagne di rifiuti. Manutenzione che non viene effettuata da anni e la paura che con le piogge la situazione possa provocare seri danni. La voce dei quartieri

L'arrivo dell'"Ottobrata" sta regalando anche in Calabria giornate di sole e temperature quasi estive. Oltre 26 gradi a Reggio e clima ideale ancora per poter fare un bagno a mare magari nelle ore più calde della giornata. Tuttavia, la stagione delle piogge è alle porte e la città puntualmente prova a fare i conti con quello che potrebbero i disagi scaturiti da una scarsa e poco puntuale manutenzione non solo di caditoie e tombini, ma delle numerose fiumare presenti in città da Nord a Sud. Gli interventi da compiere sarebbero numerosissimi ed i costi ingenti, proprio per la particolare conformazione idrografica del territorio, ma non solo.

Quando per decenni non si interviene sulla pulizia dei corsi d'acqua è chiaro poi ritrovarsi in una situazione di forte pericolo nel caso di bombe d'acqua o fenomeni atmosferici sempre più imprevedibili. D'altronde, non basta andare con lo sguardo e con la mente tanto lontano: come non ricordare i disastri provocati dal maltempo in pieno agosto nel Reggino (a Scilla, Villa San Giovanni), ma anche proprio nella città di Reggio Calabria. Qualcosa nei giorni scorsi si è mosso, sono state ripulite le foci dei torrenti Annunziata e Calopinace, ma non basta. La situazione è esplosiva in più punti, basti pensare allo stato di abbandono del torrente Bovetto a Croce Valanidi e del torrente Annunziata nella zona nord della città a San Brunello. Ma anche il Calopinace lungo tutta la zona delle bretelle e del ponte San Pietro è in condizioni di forte abbandono con canneti e alberi in bella vista, per non parlare del disastro ambientale con rifiuti di ogni genere buttati lungo le fiumare e che talvolta neanche si vedono talmente fitta è la vegetazione. Urge, insomma, un intervento drastico ed immediato ed a chiederlo sono i cittadini che formano la rete dei Comitati di Quartiere.

Torrente Bovetto

Nella periferia Sud della città, nella vallata del Valanidi, scorre il torrente Bovetto. "Una fiumara spesso troppo sottovalutata - afferma Stefania Foti Mattia presidente del Comitato Croce Valanidi-Oliveto - , la questione della messa in sicurezza delle fiumare e torrenti è di interesse della Rete dei Comitati di cui facciamo parte. Una questione che abbiamo sempre sollevato". E allora siamo andati a vedere lo stato delle cose sia al delta del Bovetto nella zona di San Gregorio, sia più in alto. Ad accompagnarci, tra canneti, rovi, sterpaglie e rifiuti di ogni genere, è il signor Antonino Anghelone: "E' un problema serio e molto pericoloso perchè a poche centinaia di metri da qui c'è il paese di San Gregorio. Un paese che quasi risulta a livello inferiore di quello che è il torrente perchè il letto, per via dei rifiuti e i canneti è salito il letto del torrente e il paese è rimasto sotto. E' una situazione che bisognerebbe affrontare, più volte abbiamo fatto segnalazioni. Qui credo che non si intervenga addirittura dal 1976 quando in una circostanza alluvionale le acque del torrente hanno superato gli argini lambendo le case. Da allora in poi nulla, bisognerebbe riportare il letto del torrente alle origini, pulirlo. Capisco che non è una cosa da poco, però bisogna intervenire per evitare disastri come l'alluvione di 70 anni fa con 25 morti. Non ci sono controlli, la gente è irresponsabile e butta rifiuti ovunque. Quello che chiediamo è a tutela della nostra sicurezza".

Torrente Calopinace

In pieno centro città scorre il Calopinace. Brillano in bella vista canneti ed arbusti nel letto del torrente che taglia in due la zona nord e la zona sud di Reggio. A denunciare lo stato di abbandono è il Comitato di Quartiere "Ferrovie-Pescatori" con Filomena Malara. "Abbiamo già fatto le pec da un anno per risolvere questa problematica che è veramente preoccupante per tutta la rete dei comitati che ha segnalato le criticità delle varie fiumare. Noi come cittadini siamo veramente preoccupatissimi, non aspettiamo che arrivino le disgrazie per poi piangere. Agiamo e imponiamo all'amministrazione di intervenire prima. Noi qui vediamo il verde, ma non sappiamo cosa c'è sotto: già intravediamo la targa di una macchina e un frigorifero. E' inutile dire che siano quattro canne: la fiumara necessita di manutenzione ordinaria e straordinaria se serve e l'amministrazione lo deve fare"

Torrente Annunziata

Zona Università, a nord di Reggio. Ecco il torrente Annunziata: un enorme macchia verde contrassegnata da canneti rischia di debordare e arrivare praticamente ad altezza del ponte sul viale della Libertà. Qui non si interviene da tanto, troppo tempo. Così Francesco Nicolò, Comitato Santa Caterina-San Brunello: "E' evidente l'inerzia amministrativa in città su problemi sentiti di vivere basico. I cittadini vorrebbero entrare nelle decisioni amministrative su quello che riguarda l'interesse dei territori. Uno di questi è la cura delle fiumare: l'Annunziata non ha registrato fenomeni gravi, ma la presenza di questi canneti può creare, in un onda di piena, effetti disastrosi sull'infrastruttura che collega Vito, l'Università ed i territori di Tre Mulini, San Brunello e Santa Caterina, oltre all'accesso al porto. Un'onda di piena a valle creerà sicuramente straripamenti alla foce. Come cittadini non sappiamo cosa c'è sotto la tombatura, abbiamo chiesto di attivare anche la pulizia di drenaggio delle strade, le caditoie le abbiamo pulite noi come privati cittadini. La nostra parte la stiamo facendo oltre le nostre risorse economiche. Ci auguriamo che la rete dei Comitati venga istituzionalizzata perchè è l'unica possibilità che i cittadini hanno per essere rappresentati oltre la politica partitica.

Torrente Valanidi 2

Tornando a Sud, vicino il torrente Valanidi c'è il cosiddetto Valanidi 2. Ad accompagnarci è Bruno Megale (Comitato di Quartiere Mortara). "Una discarica a cielo aperto di materiale inerte e rifiuti di ogni genere e a distanza di 100 metri c'è il pozzo che ci fornisce l'acqua in tutta l'area di Mortara San Leo e parte di San Gregorio. Questa è la situazione in cui si vive adesso, l'auspicio è che qualcuno possa intervenire e porre un minimo di rimedio anche perchè se arriva a piovere, come accaduto in tempi passati, qui il maltempo creerà grossi disagi. Abbiamo cercato di far presente questa situazione, ma con pochissime risposte fino ad oggi".

 

 

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