Reggio

Lunedì 29 Aprile 2024

Dalla costa jonica alla tirrenica reggina... l'estate se ne va. E i rifiuti? FOTO

 
 
 
 

Estate usa e getta. Quando spiaggia, collina e montagna vengono considerate una pattumiera da chi, ormai rilassato dalle vacanze, si appresta a riprendere la vita di ogni giorno. Ed è lo “spensierato viandante” a “segnare” il territorio con spazzatura di ogni genere lasciata alla propria sorte quale segno dell’indelebile passaggio. Dalla Jonica alla Tirrenica lo scenario, a tratti, è uguale: angoli straordinari della natura messi sotto i piedi da una vera e propria forma di inciviltà. Buste di plastica, avanzi di cibo, ombrelloni, sedie sdraio e molto altro ancora sono lì fermi davanti alle onde mentre altri, seminati di fronte a straordinari paesaggi storici, invocano pietà. Che dire, poi, dei rifiuti che spuntano, come funghi, ai piedi degli alberi di Gambarie dove, quel tratto di strada che molto somiglia ad un dipinto, viene abbrutito con rifiuti di ogni genere. Ovviamente stessa sorte tocca anche ad altri luoghi. Se siano poi i residenti o i turisti ad abusare della pazienza dell’amata terra rimane un punto interrogativo anche se, difficilmente, i visitatori camminano portando appresso frigoriferi vecchi, antichi armadi, calcinacci, televisori e scaldacqua da cucina. È vero che i servizi pubblici fanno acqua da tutte le parti brillando per la loro straordinaria assenza ma è altrettanto vero che ciò non dovrebbe autorizzare gli spensierati bagnanti o i distratti amanti della montagna a lasciare spazzatura ovunque. Sulla costa Jonica, in alcuni tratti, dell’incantevole spiaggia è possibile ammirare avanzi di una lunga giornata riposti, con cura, dentro buste biodegradabili al cui interno bottiglie di plastica e molto altro la fanno da padroni. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Reggio Calabria

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