Tra le cattedrali nel deserto che costellano la storia in negativo della nostra cittadina, un posto di tutto rispetto, dopo l’“ospedale fantasma”, occupa il Nuovo Cine Argo, posto dirimpetto al palazzetto dello sport, all’incrocio tra via Carlo Alberto e via Don Gregorio Varrà, nelle adiacenze della centralissima piazza Valarioti. I cittadini non riescono a capacitarsi come sia possibile che una struttura costruita interamente ex novo, con una spesa di 2 milioni di euro, e che ha comportato l’abbattimento del glorioso ex Cine Argo, presenti tante di quelle criticità da non poter essere aperta alla fruizione pubblica. Un’altra delle opere, come il terminal bus e il centro sportivo polivalente della “Città del Porto”, realizzate con i fondi Pisu – 13 milioni elargiti da Regione e Unione europea – emblemi macroscopici di sperpero del denaro pubblico, senza beneficio alcuno per la comunità. Nel novembre dello scorso anno il vice prefetto Antonio Giannelli, a proposito del Nuovo Cine Argo, aveva dichiarato che la commissione straordinaria intende andare fino in fondo finché non verrà fatta chiarezza su una vicenda che appare, a dir poco, scandalosa, per cui «non possiamo tollerare che le cose restino ferme e la soluzione venga rimandata alle calende greche. Ci si dovrà dire se la struttura può essere recuperata in tutto o in parte oppure se non può essere utilizzata per deficit strutturali tali da imporne addirittura l’abbattimento, con tutte le conseguenze di carattere giudiziario e contabile a danno dei responsabili». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Reggio