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Angela Robusti: "Dal Comune di Reggio neanche un grazie". E su Inzaghi: "Non volevo dargli il numero"

Le idee e i progetti messi in campo da Angela Robusti (la compagna di Pippo Inzaghi allenatore della Reggina) per un maggiore rispetto dell'ambiente a Reggio Calabria, hanno attirato l'attenzione anche della stampa nazionale. Della sua iniziativa "Noi amiamo Reggio" se ne è parlato in un'intervista che Lady Inzaghi ha rilasciato al Corriere della Sera. Ma al Corsera la Robusti ha parlato anche del rapporto con Inzaghi e di come si sta trovando in questi mesi in riva allo Stretto.

"Fin dal nostro arrivo ad agosto ho visto subito un contrasto. Dalla finestra vedo l’Etna innevato, Messina e Taormina. E magnolie secolari. Però ho notato subito il contrasto tra questa bellezza estrema e la noncuranza". E così' Angela ha iniziato a "studiare" le iniziative da mettere in campo e sui social ha promosso delle giornate dedicate alla pulizia di alcune aiuole lanciando l'idea #noiamiamoreggio

Poi la possibilità di coinvolgere le scuole attraverso anche la richiesta di uno studente. E alla domanda del Corsera, se i docenti fossero entusiasti dell'iniziativa che poi ha portato oltre mille studenti a pulire il lungomare e altre zone della città più disagiate come il Rione Marconi, ha risposto: "Macché! La maggior parte si è ribellata: “Fa freddo”, “Non è sicuro”, “È pericoloso”. Perfino 200 genitori si sono opposti".

Un'iniziativa stimolante, partecipativa, da prendere come esempio. Ma la Robusti sottolinea l'indifferenza del Comune: "Beh, dall’amministrazione nemmeno un grazie. E non dico a me, ma agli studenti".

Pippo Inzaghi era preoccupato... "Non che mi stancassi. Le sue preoccupazioni erano legate alla criminalità organizzata. Ma io me ne infischio: non credo che i grandi delinquenti della terra si preoccupino per Angela Robusti che toglie la spazzatura".

Il rapporto con Pippo

«Ci siamo conosciuti quasi sei anni fa a Venezia, per un bicchiere d’acqua. Eravamo stati trascinati entrambi controvoglia a una festa. Prima di andare via mi avvicino al bancone e chiedo un bicchier d’acqua: mi rispondono che ero la seconda persona ad averlo chiesto, e mi indicano lui di spalle. Non avevo mai visto una partita di calcio, prima, nella mia famiglia amiamo il motociclismo, e poi era troppo grande per i miei gusti: ha 15 anni più di me. Così quando mi ha chiesto il numero non gliel’ho dato. Ma è stato tenace. Mi ha cercata sui social e infine mi ha invitata a cena in uno stellato: una settimana dopo siamo andati a vivere insieme".  Presto le nozze: "Se non ci saranno altre gravidanze a sorpresa, nel 2024. Dovevamo farlo già l’anno scorso, ma era appena nato Edoardo".

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