Reggio

Venerdì 10 Maggio 2024

Tragedia di Gioia Tauro, quanti punti oscuri nella vicenda Filandro

Agostino Filandro e Salvatore Zito
La gru del porto di Gioia Tauro crollata addosso ad Agostino Filandro
La banchina di ponente del porto di Gioia Tauro teatro del tragico incidente nel quale morì Agostino Filandro
La banchina di ponente del porto di Gioia Tauro dove si è verificato l’incidente costato la vita ad Agostino Filandro

Una vera e propria “battaglia” ha contraddistinto questa prima fase del procedimento penale relativo alla morte di Filandro, che ha visto in aula in difesa dell’Authority anche l’Avvocatura dello Stato. Alla fine, però, il rinvio a giudizio è stato per tutti: dal presidente Agostinelli alle guardie giurate Sorgiovanni e Timpano, passando per il responsabile del settore “Vigilanza e sicurezza” dell’ente, Mario Piromalli, e l’amministratore unico della “Gioia Tauro Port security”, Marcello Filocamo, a cui fanno capo i compiti di vigilanza sulla sicurezza in ambito portuale. Pesante l’accusa nei loro confronti: concorso in omicidio colposo con inosservanza della normativa sulla sicurezza del lavoro, delle norme del codice della navigazione e dei regolamenti specifici della stessa Authority. Tutti ritenuti corresponsabili, ciascuno per la propria parte di competenza, di condotte colpose omissive che, concatenandosi l’una con l’altra, avrebbero cagionato la disgrazia. Un nuovo fronte che si apre indipendentemente da quello che si era concluso con il patteggiamento, sempre per omicidio colposo, a 2 anni e 8 mesi dei fratelli Girolamo e Francesco Zito, titolare della cooperativa “Modulus” e manovratore della gru. Il procedimento è infatti scaturito da un’articolata e documentata querela prodotta dall’avv. Mimmo Infantino senior, legale della persona offesa, ovvero la moglie di Filandro, per chiedere approfondimenti su eventuali responsabilità in capo agli enti che avevano delle funzioni di garanzia e di controllo, e l’indagine ha confermato i contenuti della querela. E appaiono «sconcertanti», per parafrasare un aggettivo che l’ammiraglio Agostinelli ha riservato all’esito dell’udienza preliminare, alcuni punti della vicenda emersi nel corso delle indagini e ancora da chiarire. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Reggio

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