Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Africo, nuova caserma carabinieri. Dominijanni: "Perché il sindaco non cita la 'ndrangheta?"

Questa mattina ha avuto luogo la cerimonia di inaugurazione della nuova caserma sede del Comando Stazione Carabinieri di Africo Nuovo, alla presenza del Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e del comandante generale dell’Arma dei carabinieri, Generale di C.A. Teo Luzi. Sono intervenuti inoltre il Capo della Polizia-Direttore Generale P.S. Vittorio Pisani, il Procuratore Nazionale Antimafia e Antiterrorismo Dott. Giovanni Melillo, il Comandante Interregionale “Culqualber”, Generale di C.A. Riccardo Galletta, il Comandante della Legione “Calabria”, Generale di Divisione Pietro Francesco Salsano, il Comandante Provinciale di Reggio Calabria, Colonnello Marco Guerrini, una delegazione della Rappresentanza Militare e dell’Associazione Nazionale Carabinieri, nonché numerose autorità civili, militari e religiose nonché delle scolaresche di Africo, Brancaleone e San Luca.

Il procuratore Dominijanni attacca il sindaco di Africo: "Un brutto messaggio"

Il sindaco di Africo Nuovo Domenico Modaffari non ha citato la parola 'ndrangheta nel suo intervento in occasione dell’inaugurazione della nuova caserma dei carabinieri in un bene confiscato e il procuratore generale di Reggio Calabria Gerado Dominijanni ha definito la circostanza "un brutto messaggio». «Oggi - ha detto il sindaco - siamo qui a celebrare l’istituzione di un nuovo presidio di legalità, un presidio che significa libertà e democrazia. Io con la mia amministrazione vogliamo testimoniare il significato dell’impegno anche in questo versante. Un impegno di rinnovata fiducia verso l’Arma dei carabinieri. Questa è una comunità che vuole impegnarsi verso la legalità perché se c'è subcultura, nonci può essere il bene comune. Voglio ricordare due valenti carabinieri, il sacrificio di Salvo D’Acquisto che si immolò per far sì che le truppe naziste fossero rimandate indietro. Mavoglio anche ricordare le lotte e gli ideali che fece il prefetto Carlo Alberto Dalla Chiesa, trucidato dalla mafia, per affermare anch’io da questo microfono che la mafia fa schifo». Il fatto di non avere mai nominato la parola 'ndrangheta, infatti, è stato stigmatizzato, a margine della cerimonia, da Dominijanni, il quale non ha gradito nemmeno che il sindaco Modaffari non abbia ricordato i brigadieri Carmine Tripodi e Antonino Marino uccisi dalla cosche della Locride, nel 1985 e nel 1990, a San Luca e Bovalino.«Come Stato - ha detto Dominijanni all’ANSA - io sono stato preso in giro. È come se il sindaco avesse mandato il messaggio alla 'ndrangheta per dire: 'guarda che questi morti non esistono. Io partecipo alla cerimonia perché sono sindaco, sono costretto, dopodiché non ti nominò. È un brutto messaggio quello del sindaco davanti al ministro dell’Interno. Io non l’ho accettato e gliel'ho detto. Ha nominato il carabiniere D’Acquisto, ucciso 80 anni fa dai nazisti, ed il prefetto Dalla Chiesa. Nulla contro di loro, ma i morti a dieci chilometri di distanza non li ha citati perché quelli non ci sono. Non esiste una cosa del genere per la memoria dei carabinieri Tripodi e Marino. È stato devastante quello che ha detto il sindaco».

La nuova caserma

La nuova caserma dei carabinieri, ospitata in una villetta a due piani di circa cinquecento metri quadrati, confiscata nel 2005 alla cosca della ‘Ndrangheta “Morabito-Palamara-Bruzzaniti”, garantirà locali in grado di offrire un servizio di maggiore qualità. Al suo arrivo, un picchetto di militari in grande uniforme speciale ha reso gli onori al Ministro dell’Interno, accompagnato dal Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri. Dopo la rassegna ai reparti schierati ha preso la parola il Colonnello Marco Guerrini, Comandante Provinciale di Reggio Calabria, che ha sottolineato come con “L’inaugurazione della nuova caserma dell’Arma dei Carabinieri, evento di particolare “valore civico”, si rinnova il rapporto di vicinanza e fiducia che lega i Carabinieri e le comunità di cui si prendono cura.” A seguire, il Sindaco di Africo, Domenico Modaffari ha sottolineato l’importanza dell’Arma sul territorio come presidio di libertà e democrazia, così come il Presidente della Regione Calabria, On. Roberto Occhiuto, a cui va il ringraziamento per aver finanziato le opere di adeguamento, il quale ha evidenziato come lo Stato è “avvertito” tramite l’opera quotidiana degli uomini delle Istituzioni, ponendo l’accento, in particolare, sull’Arma dei Carabinieri. Il Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, dopo aver ricordato che in luoghi come Africo l’Arma dei Carabinieri rappresenta lo Stato, ha evidenziato l’importanza della collaborazione interistituzionale per giungere a risultati come quello odierno. L’inaugurazione di oggi è, infatti, un incoraggiamento al percorso di rinascita nel segno della legalità.

Infine l’intervento del Generale C.A. Teo Luzi, Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, “La Stazione Carabinieri di Africo Nuovo è un successo straordinario di uno sforzo corale di tutte le componenti istituzionali coinvolte. Rappresenta il frutto di quel “gioco di squadra” istituzionale che va di pari passo con la sinergia con le altre forze dell’ordine, presupposto fondamentale per un’azione incisiva ed efficace dello Stato nella lotta alla criminalità organizzata. In questo luogo, dove a pochi chilometri furono assassinati dalla ‘Ndrangheta, per la loro dedizione alle Istituzioni, i Comandanti delle Stazioni di San Luca, nel 1985, il Brig. Carmine TRIPODI, decorato di Medaglia D’oro al Valor Militare e di Bovalino, nel 1990, il Brig. Antonino MARINO, decorato di Medaglia D’oro al Valor Civile, questa caserma ha un significato ancora più profondo. La sicurezza è presupposto di libertà e democrazia. Inaugurare questa Stazione proprio ad Africo Nuovo - in una posizione strategica per il contrasto alla Ndrangheta – vuol dire soprattutto offrire “rassicurazione sociale” ai cittadini e quindi far trionfare la democrazia”. Al termine, il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, il Generale C.A. Teo Luzi, Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, il Presidente Della Regione Calabria, On. Occhiuto e il Maresciallo Capo Andrea D’Amelio, Comandante della Stazione Carabinieri di Africo Nuovo, hanno proceduto al taglio del nastro e, subito a seguire, il Vescovo della Diocesi di Locri-Gerace, Monsignor Francesco Oliva, ha benedetto i locali della caserma che sono stati poi visitati prima degli onori finali.

Cenni storici sulla Stazione Carabinieri Africo Nuovo

La Stazione carabinieri di Africo Nuovo fu istituita nel 1970, quale evoluzione ordinativa del preesistente Posto Fisso della frazione di Maglie, rispondendo all’esigenza di dare continuità alla presenza dell’Arma nel nuovo agglomerato urbano, dopo i tragici eventi alluvionali che determinarono, intorno alla metà del secolo scorso, l’abbandono da parte della cittadinanza del vecchio territorio di Africo.

Versace: "Presidio di legalità per la rinascita di questo territorio"

"Un presidio di legalità - ha affermato a margine della cerimonia il sindaco facente funzioni della Città Metropolitana Carmelo Versace - realizzato in un bene confiscato alla criminalità organizzata, che sarà punto di riferimento per la rinascita di questa comunità. Siamo felici del fatto che oggi siano presenti anche tanti bambini. E' su di loro che intendiamo rivolgere le nostre speranze affinchè questo territorio possa invertire una tendenza atavica che vede il suo nome infangato da vecchie logiche criminali. E' giunto il momento di lasciarsi definitivamente alle spalle quella reputazione negativa, scegliendo in maniera chiara e netta, come è avvenuto oggi, di schierarsi con convinzione dalla parte della legalità".

Caricamento commenti

Commenta la notizia